Il quinto e ultimo incontro di “Ottobre piovono libri”: “I cariolanti” di Sacha Naspini
Sacha Naspini
I cariolanti
Roma, Elliot, 2007
Ultimo evento di “Ottobre piovono libri”: I cariolanti di Sacha Naspini alla vigilia di Halloween
Dopo il successo degli incontri di ottobre, con pubblico diversificato ma sempre partecipe, si annuncia la venuta del giovane scrittore grossetano Sacha Naspini,
Un commento della Presidente dell’Istituzione Silvia Calamandrei:
Avevamo letto d’un fiato e diffuso per passaparola il romanzo I cariolanti di Sacha Naspini, affabulazione in prima persona di una vicenda, quella di Bastiano, che inizia sottoterra negli anni della Grande Guerra, in un nascondiglio scavato dal padre del protagonista nel bosco, per concludersi nel secondo dopoguerra nella stessa buca, in compagnia dello scheletro del padre ritrovato.
La lettura trasmette un’ansia simile a quella che i bambini nutrono per i Cariolanti e il loro carrettino sgangherato, con cui i genitori cercano di spaventarli: «Se a cena qualche bimbo viziato non mangia tutto, di notte arrivano loro, ti prendono e ti portano via per mangiarti vivo nella loro tana».
Dopo averlo intervistato per il sito della Biblioteca di Montepulciano, ora Sacha arriva in pieno Halloween e mentre nei cinema si proietta Buried, altra storia di sepolto vivo.
Ma arriva anche con un nuovo libro fresco di stampa, Noir désir, dedicato al gruppo musicale francese ai cui ritmi si è appassionato ben prima della tragedia di Vilnius del 2006, con la morte di Marie Trintignant e la incarcerazione di Bertrand Cantat, leader del gruppo.
Conoscendolo come scrittore noir coi Cariolanti si poteva immaginare che si lasciasse andare alla storia nerissima di Bertrand, che uscito di galera e in semilibertà si trova a vivere anche il suicidio della madre dei suoi figli, Kristina Rady, tornata a vivere con lui.
Invece è un racconto sobrio ed autobiografico, con nella parte centrale pagine di intenso commento da sensibile critico musicale. Ci fa condividere la sua passione per il gruppo, ce lo fa conoscere nella sua evoluzione, dai caffè di Bordeaux ai palcoscenici internazionali, ce ne trasmette l’impegno civile e sociale, e si interroga sulla tragedia e il dolore che si abbatte su Bertrand.
L’incontro nella saletta degli ex Macelli, sabato 30 alle 17.30 sarà accompagnato da brani musicali e letture: una degna chiusura di quei “pipistrelli da biblioteca” con cui abbiamo voluto ribattezzarci dopo il successo della sezione “vampiri”.