E’ DISPONIBILE LA RISTAMPA DELLA PRIMA EDIZIONE DELL'”INVENTARIO DELLA CASA DI CAMPAGNA”
La Casa Editrice “Edizioni di Storia e Letteratura” ha ristampato la prima edizione dell'”Inventario della Casa di Campagna” di Piero Calamandrei, con una premessa della nipote e presidente della nostra Istituzione, Silvia Calamandrei. Il volumetto fu pubblicato dall’autore come strenna natalizia per gli amici nel 1941, presso la Casa Editrice fiorentina Le Monnier: in soli trecento esemplari, era arricchito da piccole graziose xilografie di Pietro Parigi, collocate come capilettera, fine capitolo e separatori di paragrafo. Il bel testo, dove Piero Calamandrei descrive alcuni momenti soprattutto estivi della sua fanciullezza e prima adolescenza, ha particolare importanza per Montepulciano. Qui infatti il nonno, già Pretore della cittadina, aveva mantenuto la sua residenza, nel Palazzo De’ Nobili-Tarugi in Piazza Grande, allora di sua proprietà: e le poetiche descrizioni della Montepulciano d’allora rivestono una notevole importanza documentaria. La “casa di campagna” in questo caso non è naturalmente il bel palazzo “di città”, ma la residenza suburbana, ancor oggi chiamata “il villino”, allora effettivamente in campagna, ora in piena periferia urbana, al bordo di una strada piuttosto trafficata (ma dalla parte opposta alla via si stendono ancora panorami antichi, che Calamandrei potrebbe riconoscere senza difficoltà).
Ci auguriamo che questa bella operina, già disponibile in Biblioteca, si apprezzata nel suo giusto valore soprattutto dai poliziani.
“Siamo ancora in pianura, ai limiti della Valdichiana o delle crete senesi, e già i sentieri dei campi cominciano a svagarsi irrequieti verso le prime pendici, in cerca delle viottole carrareccie; ma anche queste, invece di seguire i comodi livelli, preferiscono risalire in costa verso le strade maestre: e queste a lor volta non hanno altro pensiero che di inerpicarsi per i più alti crinali, per giunger più dirette al paese che si intravede in cima, squadrato e turrito come una rocca. Ogni più piccola stradella confida e riversa nella strada più grande questa sua fretta di salire….la salita continua anche tra i grandi palazzi, in quelle tortuose strade cittadine, irregolari e fonde come crepacci…che da tutte le parti si slanciano con scalate direttissime verso la vetta, e giungono finalmente tutte insieme ad incontrarsi, come raggi al centro, a quell’unica piattaforma di Piazza Grande, al di sopra della quale non ci son più che le nuvole.” (pag. 80-81)
L’opera sarà commentata da Corrado Augias nella sua trasmissione su Rai3 “Le Storie – diario italiano”, venerdì 31 maggio alle 12.45.
[Duccio Pasqui]