Donne e politica: “Il pane e le rose, scritture femminili della Resistenza”
Il pane e le rose, scritture femminili della Resistenza
Roma, Bulzoni, 2018
Coordinata da Silvana Cirillo e con una prefazione di Liliana Segre, la raccolta analizza scritture femminili autobiografiche e diaristiche di protagoniste della lotta partigiana. Due monografie sono dedicate rispettivamente alla costituente Bruna Bianchi (Giulia Vassallo) e ad Ada Gobetti, mentre Davide Di Poce passa in rassegna una serie di scritture autobiografiche di combattenti e rivoluzionarie di professione, dal classico di Teresa Noce alle testimonianze memorialistiche di Marisa Rodano, Lidia Menapace e Gianna Radiconcini, fino alle narrazioni letterariamente elaborate di Carla Capponi e Marisa Musu.
Fine l’analisi e utile la comparazione di testi nati per fissare i ricordi o trasmettere memoria, evidenziando nelle scritture femminili la difficile coesistenza di pubblico e privato, impegno politico e sentimenti. Ne sono esempio le storie della Musu e di Marisa Ombra, ma la dicotomia emerge più evidente nella doppia autobiografia di Maria Teresa Regard, pubblicata postuma e già commentata dallo storico Alessandro Casellato nel volume edito dall’Irsifar nel 2010. La difficoltà di scelta tra la versione pubblica e politica e quella più privata è attribuita dall’autore alla fase storica in cui l’autobiografia viene elaborata, gli anni del processo Priebke e del revisionismo storico, e Di Poce formula anche un’ipotesi sulla tempistica dei testi.
Suggestivo l’itinerario romano ricostruito attraverso le memorie di Cara Capponi e Maria Teresa Regard: i luoghi dell’infanzia, della giovinezza e della Resistenza rievocati dalle narrazioni. Prezioso il recupero in archivio delle lettere d’amore tra Franco Calamandrei e Maria Teresa Regard.
Il volume non è il solo frutto della ricerca della Sapienza sul “First-Person Writings” avviato nel 2015 da Silvana Cirillo: altri due ne sono stati pubblicati sul periodo della Grande Guerra.
(Silvia Calamandrei)