” A Ottobre piovono libri” – Green Library : i primi due incontri di Montepulciano
I primi due incontri di “Ottobre piovono libri”
Venerdì 8 ottobre 2010, Sala Master, Palazzo del Capitano, ore 18
Come da programma, sarà presentato il volume Toscana rituale. Feste civiche e politica dal secondo dopoguerra, curato da Aurora Savelli e edito da Pacini Editore. Il libro prende in esame l’operato di amministrazioni locali e di forze politiche che dopo la seconda guerra mondiale si fanno portavoce di un rilancio festivo che trova nel Palio di Siena il modello ideale e organizzativo. Sono trattate anche le feste più recenti, tra le quali il Bravìo delle Botti di Montepulciano. Sul volume, dopo l’introduzione ai lavori del Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e di Silvia Calamandrei, Presidente della Biblioteca comunale e Archivio storico “Piero Calamandrei”, interverranno il Direttore del CIRCIT (“Centro interuniversitario di ricerca per la storia delle città toscane”) Marcello Verga, Giancarlo Baronti, Docente di Antropologia presso l’Università di Perugia e Duccio Pasqui, Direttore della Biblioteca comunale e Archivio storico “Piero Calamandrei”. Concluderà i lavori un intervento dell’Onorevole Franco Ceccuzzi.
Sabato 16 ottobre 2010, Antico Caffe’ Poliziano, ore 18.30
Presentazione del romanzo “Accabadora” di Michela Murgia
L’evento, patrocinato dall’Istituzione, fa parte del ciclo di incontri organizzato da “Aperitivo con autore. Sulle note di un romanzo sorseggiando un aperitivo”, un’idea di Olivia La Pegna; per ulteriori informazioni e l’intero programma: http://aperitivoconautore.net/
“Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come “l’ultima”. Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. “Tutt’a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili’e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia”. Eppure c’è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c’è un’aura misteriosa che l’accompagna, insieme a quell’ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell’accabadora, l’ultima madre.”
(dal sito: http://www.ibs.it/code/9788806197803/murgia-michela/accabadora.html)