Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

Un appassionato contributo alla più antica storia italica: “Uno sguardo dai ponti” di Giulio Caporali

Giulio Caporali

Uno sguardo dai ponti

a cura di Amadeo Vitale

Guidonia, Iacobellieditore, 2017

 

Si ringraziano l’autore e la casa editrice per l’omaggio alla Biblioteca

 

Giulio Caporali, appassionato di ricerche sulla storia dell’antichità, in particolare etrusca, attinge stavolta anche alle sue competenze di ingegnere, per dedicarsi alla storia delle origini di Roma in connessione con la costruzione di ponti di attraversamento del Tevere.

Si sbarazza della leggenda di Romolo e Remo e dell’origine pastorale ed agricola della Roma antica per ipotizzare che la fortuna di Roma derivi dallo snodo di traffici commerciali sulle opposte rive del Tevere, che segnano il confine con l’Etruria. É alla sapienza e maestria etrusca che vanno fatte risalire le prime costruzioni dei ponti, i due dell’Isola Tiberina ed il ponte di legno Sublicio, E la figura del pontifex, del costruttore di ponti, è talmente importante che il titolo verrà poi assunto da capo della Chiesa di Roma (a partire dal V secolo).

In uno spoglio attento degli storici romani e di quelli successivi, Caporali ricostruisce l’egemonia etrusca che si esercita per alcuni secoli su Roma, fino alla conquista di Porsenna, il lucumone di Chiusi, che impone durissime condizioni di pace, vietando addirittura l’uso del ferro. È per celare questa lunga subordinazione dei Romani che sono stati fabbricati una serie di falsi storici che inficiano anche la questione dei ponti.

Mentre Caporali è sicuro che siano i due ponti ad una sola arcata dell’isola Tiberina, il Cestio e il Fabricio, i più antichi varchi che consentono agli etruschi di stabilire un collegamento tra le terre toscane e quelle campane, gli storici hanno attribuito una primogenitura al Sublicio per avvalorare leggende sulla difesa di Roma che tendono a sminuire la portata della sconfitta ad opera di Porsenna.

Il mito di Porsenna affascina Caporali, che gli ha già dedicato altri studi: è ansioso di riscattarne il ruolo, offuscato dalla falsificazione storica che i Romani hanno operato sulle proprie rorigini. In realtà Porsenna sarebbe l’ottavo re di Roma ed il Ponte Sublicio è stato costruito senza alcun raccordo in ferro per la proibizione imposta dagli Etruschi contro il possibile riarmo dei Romani sconfitti.

Oltre agli approfondimenti su temi di storia di Roma antica il libro riflette anche una scrupolosa ricerca iconografica e ci offre tante notizie collaterali sopratutto in materia di ponti, i tanti che i romani hanno sparso per il mondo assiene agli acquedotti ed altre opere di ingegneria civile.

(Silvia Calamandrei)

 

« Torna indietro