Libri ricevuti: “Civiltà e libertà” di Matteo Polo
Matteo Polo
Civiltà e libertà. Margherita Papafava e Lucangelo Bracci dalla grande Guerra alla repubblica
Firenze, Il Ponte Editore, 2013
Siamo particolarmente orgogliosi della pubblicazione del lavoro di Matteo Polo, di cui abbiamo seguito la gestazione durante il suo dottorato, ammirati della tenacia con cui studiava le carte messe generosamente a disposizione dalla famiglia Bracci (grazie al paziente ed appassionato lavoro di trascrizione della nipote Margherita) e le confrontava con quanto di pertinente poteva ritrovare nell’Archivio storico di Montepulciano e nell’Archivio Bozzini, di recentissima acquisizione e ancora in fase di riordino.
E’ per noi di grande soddisfazione vedere come le carte conservate si animino di nuova vita grazie all’impegno di giovani studiosi, contribuendo a lumeggiare momenti significativi della storia locale, ma soprattutto a raccordarli con le grandi narrazioni sulla Grande guerra, il fascismo, la Resistenza, la nascita della Repubblica. La ricerca si è valsa del magistero di Mario Isnenghi, che ne scrive la presentazione, ma si è nutrita di tanti suggerimenti di storici, archivisti e studiosi, che Matteo ha saputo sintetizzare con garbo. Tra questi ci teniamo a menzionare Angelo Tonnellato, prezioso collaboratore del nostro Archivio, che durante i lavori sul 150mo dell’unità d’Italia ha significativamente contribuito a ricostruire le vicende poliziane dal Risorgimento in poi, evidenziandone le valenze più ampie e i nessi con la formazione di figure di spicco della storia nazionale.
Come sottolinea Isnenghi, “c’è una tale mole di documenti e di personaggi nei “forzieri” archivistici di Casa Papafava e di Casa Bracci”, che “due studiosi non bastano ad esaurirne le potenzialità”.
In effetti il lavoro di Polo viene pubblicato dopo la bella biografia di Novello Papafava di Valeria Mogavero (Novello Papafava tra Grande Guerra, dopoguerra e fascismo, Alle radici di un’opposizione liberale 1915-1930, Cierre edizioni, Istrevi 2010) dilatando la ricerca nello spazio e nel tempo, giungendo fino al secondo dopoguerra, con il passaggio cruciale degli anni 43-45, in cui Lucangelo Bracci è prima podestà e poi sindaco della cittadina poliziana.
Matteo Polo, mettendo al centro le figure di Lucangelo Bracci e Margherita Papafava (che in verità formavano con Novello un vero e proprio triangolo al centro di una più vasta rete), ricostruisce la loro ampissima corrispondenza della Grande Guerra per poi seguirli nell’impresa della rivista “Volontà” e nel loro antifascismo esplicito e poi sempre più implicito, a misura che il regime si consolida, e che si esprime soprattutto nella rete relazionale che intrattengono nei salotti di Roma e di Montepulciano. L’ultimo capitolo, “Guerra, resistenza e repubblica”, attinge soprattutto alle carte poliziane, e offre un innovativa lettura dello snodo 43-45 nel senese, su cui stanno lavorando anche altri giovani studiosi, come Roberto Pagliai, la cui ricerca sulla Resistenza è di prossima pubblicazione. L’approdo di Lucangelo tra i cristiano sociali, grazie ai rapporti con Bozzini ed il nucleo dell’Azione cattolica poliziana, costituisce “una sorpresa”, come commenta Isnenghi, che Matteo ben ricostruisce nelle motivazioni. Un pezzo di storia locale che ce la dice lunga sui travagli del dopoguerra.
(Silvia Calamandrei)