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Libri ricevuti: “Eredità” di Lilli Gruber

Storia di famiglia del Sudtirolo al femminile

 

Lilli Gruber

Eredità

Milano, Rizzoli, 2012 

 

La giornalista e conduttrice televisiva Lilli Gruber fa i conti con le sue radici sudtirolesi ricostruendo con garbo e precisione documentaria la storia di una importante famiglia di possidenti di lingua tedesca della provincia di Bolzano, i Tiefenthaler, travolta dal crollo dell’Impero austroungarico nel 1918 e poi dalla dura politica di italianizzazione operata dal fascismo.

Spiccano le figure femminili, anzitutto la bisnonna Rosa, che ha lasciato un prezioso diario segnando gli avvenimenti più significativi fin dalle sue nozze  nel 1902 con Jakob Pizzolli, che la coadiuva nella gestione della proprietà dopo la morte del patriarca Johann Tiefenthaler.  Johann non lasciava eredi maschi: per le leggi di successione austriache, nella tradizione del “maso chiuso”, al maschio sarebbe spettata l’intera eredità, ed invece sono due sorelle che se ne fanno carico.

La Grande guerra viene vissuta dal lato austriaco e la vittoria italiana subita come un’amara sconfitta. La comunità tedesca del Sudtirolo subisce una politica di “assimilazione” e si trova espropriata fin della propria lingua, con la proibizione nel 1925 dell’insegnamento del tedesco nelle scuole. Si organizzano corsi clandestini nelle Katakombenschulen, con il rischio di essere denunciati e arrestati . Di fronte all’abbandono da parte dell’Austria, che preferisce intrattenere buoni rapporti con Mussolini, parte della comunità tedesca ripone le sue speranze in Hitler e nell’espansione del Reich tedesco. E le speranze aumentano con l’annessione dell’Austria alla Germania.Tra gli entusiasti della Grande Germania c’è Hella, la figlia più giovane di Rosa, la più dinamica ed appassionata, che nel 1936 aveva partecipato al Congresso del Partito nazista a Norimberga ed era restata infatuata dai discorsi di Hitler.

Al suo rientro in Tirolo Hella si getta “anima e corpo nella resistenza antifascista”, ma in nome del nazionalsocialismo, e cerca di fare proseliti soprattutto tra le donne per tenere viva la lingua tedesca.  Nel 1938 viene arrestata ed inviata al confino in Calabria. E’ l’anno del viaggio di Hitler in Italia e dell’assicurazione a Mussolini che il confine del Brennero non si tocca: una doccia fredda per i sudtirolesi a cui viene offerta la possibilità di trasferirsi in Germania prendendo la cittadinanza tedesca.

Questa soluzione si consolida dopo la sigla del Patto d’acciaio: esclusa l’ipotesi di cedere il Sudtirolo alla Germania prende forma l'”opzione” per i sudtirolesi di ricominciare una nuova vita nel Reich rinunciando ai propri beni e alla cittadinanza italiana. Entro il 31 dicembre del 1939 si deve scegliere, senza alcuna garanzia precisa sulla futura sistemazione in Germania. Solo i fanatici come Hella sono fiduciosi e entusiasti, mentre per Rosa è una durissima prova, la scelta di rinunciare al proprio Heimat, alle proprie radici. Così commenta nel suo diario:

“Dobbiamo abbandonare la nostra terra natia, la nostra amata, splendida Heimat, perché qui ormai devono restare solo Welschen [la denominazione sudtirolese per gli italiani] e chi non si riconosce in questa nazione deve sparire entro due anni ed essere trasferito nel Reich.

Noi poveri sudtirolesi ci troviamo di fronte ad un grave conflitto, dobbiamo offrire un sacrificio senza precedenti”.

La prova sarà risparmiata a Rosa dalla morte nel settembre del 1940; ma anche dei 70.000 partiti, molti torneranno nel dopoguerra, per ricostruire una migliore convivenza nelle macerie del fascismo e del nazismo, con il riconoscimento dei diritti fondamentali delle minoranze linguistiche e delle autonomie regionali.

La Gruber, che interpola considerazioni di attualità alla ricostruzione storica e alla rielaborazione letteraria dei personaggi, ci aiuta a conoscere la storia dell’Alto Adige da un punto di vista meno noto e a lungo oscurato: una lettura utile per prepararsi alle riflessioni sulla Grande Guerra che si preannunciano per il prossimo centenario.

(Silvia Calamandrei)

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