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Le utili vacanze di una volta: “Le ville di Ronchi e Poveromo- architetture e società 1900-1970” di M. Nocchi e S. Nicoli

Massimiliano Nocchi e Silvia Nicoli

Le ville di Ronchi e Poveromo- architetture e società 1900-1970

Pisa, Pacini editore, 2020

 

Con una presentazione di Silvia Carandini, l’Associazione Amici dei Ronchi e del Poveromo ha promosso questo studio in edizione bilingue su un insediamento architettonico diffuso, serbatoio di memoria di frequentazioni e relazioni culturali ed amicali novecentesche: una testimonianza di Italia civile che si vorrebbe trasformare in parco architettonico-letterario.

Il volume è corredato da un censimento delle ville presenti ed una mappa dei luoghi notevoli del territorio, redatta da due architetti che hanno condotto la preziosa indagine. .

Anche la Valentina di Crepax è una frequentatrice abituale dei Ronchi, dove torna ogni anno in villeggiatura alla Casina rossa, abitata negli anni Venti da Lavinia Mazzucchetti ed altre amiche germaniste. È qui che è ambientata La Marianna va in campagna (1969), in cui si ammirano le tipiche cabine di quelle spiagge, dipinte anche da Piero Calamandrei in un suo quadro.

Tante le ville progettate da Tomaso Buzzi, tra cui quelle Medea, Guidoni, Wallerstein, Sarcoli, ma anche molto attivo Piero Bottoni. Casa Savinio è invece opera di Enrico Galassi. Case all’italiana in stile Novecento, con non pochi riadattamenti di case contadine, come quella dei Carandini. Nel 1939 si inaugura casa Calamandrei, cenacolo di intellettuali antifascisti, che abbandonata nel 1943 dopo l’armistizio diventa sede di un comando tedesco.

Il volume attinge ai diari di Calamandrei per ricostruire la fitta rete di relazioni che si intreccia nella sua casa del Poveromo, prima e dopo la guerra: un capitolo si intitola Il tè a casa Calamandrei e ricostruisce l’officina operosa degli ambienti azionisti e della rivista Il Ponte.

Significative anche le pensioni, da Villa Irene alla Pergola, che ospitano tanti intellettuali in vacanze sobrie e ricche di incontri significativi.

Un enclave tuttora preservata, in una Versilia divenuta meta di tutt’altro tipo di vacanzieri.

(Silvia Calamandrei)

 

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