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La Grande Guerra: scambio di lettere tra Prezzolini e Calamandrei

Uno scambio epistolare tra Calamandrei e Prezzolini durante la Grande Guerra: i libri della Voce per le biblioteche degli ufficiali e la collaborazione nel Servizio P


     A proposito del recente volumetto di  Giuseppe Prezzolini che raccoglie i suoi scritti su Caporetto e su Vittorio Veneto (Edizioni di storia e letteratura 2015) vale la pena di evocare la sintonia che in quella fase esisteva con Piero Calamandrei,  estimatore e collaboratore delle Edizioni della Voce.

Lo testimoniano due lettere custodite nell’archivio Prezzolini di Lugano che ci sono state segnalate dallo studioso Angelo Tonnellato, che ha consultato l’archivio qualche anno fa. 

Dal maggio 1918 Calamandrei era stato assegnato al Sevizio P, occupandosi della propaganda nell’esercito . Lo comunica a Prezzolini un una lettera del 22 agosto 1918, da Montepulciano, durante una licenza estiva. Racconta di stare dando  “un grande sviluppo alle bibliotechine da campo” destinate ai soldati, ma di stare costituendo anche

una biblioteca per ufficiali, che dovrebb’ essere formata da un primo nucleo di 500 volumi, divisi in tre sezioni, due letterarie ed una politica e tecnica (quest’ ultima per la divulgazione de’problemi della guerra e per l’ orientamento sulle necessità pratiche del dopoguerra).

E prosegue:

Dal Comitato tecnico di propaganda di Milano e da altri donatori abbiamo già ottenuto circa 400 volumi, e ai primi di settembre la biblioteca entrerà in funzione : vorremmo però aggiungere ai volumi già esistenti le pubblicazioni più significative della Libreria della Voce, che ha una parte così importante nella vita dello spirito italiano.

Piero pensa che rivolgendosi a Prezzolini potrà ottenere prezzi di favore e sottolinea:

Libri come la tua Dalmazia o, sotto altro aspetto, come il Kobilek di Soffici dovrebbero andare per le mani di tutti i nostri giovani ufficiali, ne’ quali purtroppo non s’ incontra una grande chiarezza di idee e una piena coscienza di quello che significa, oggi, essere ufficiale combattente. Se tu mi aiutassi in quanto ti chiedo, faresti opera buona tanto per i nostri ufficiali, quanto per la Libreria della Voce.

Sul lato lungo dell’ ultima facciata, aggiunge, fuori testo :

“Anche all’ infuori dei libri, dammi idee e suggerimenti sulla propaganda : e vienimi a

trovare lassù “ [sottolineatura doppia].

           Il 2 settembre Calamandrei scrive di nuovo all’amico, dal Centro di collegamento colle prime linee del XXIX Corpo d’Armata. Evidentemente la sua richiesta ha avuto esito favorevole e si predispone a scegliere i titoli dal catalogo che Vallecchi dovrebbe inviargli.

            Ringrazia per questo Prezzolini, ma vuole soprattutto rallegrarsi per il suo prossimo arrivo alla Sezione P:

Ma non solo per ringraziarti ti scrivo; ché, sopra tutto, desidero rallegrarmi con te, perché proprio stamani ho saputo che presto verrai nostro compagno di lavoro alla stessa sezione P. da cui dipende questo Centro. Appena seppi dalla tua lettera che avevi intenzione di tornare in zona di guerra, scrissi alla sezione P. che non si lasciasse sfuggire un collaboratore così prezioso. ma essa aveva precorso il mio suggerimento : e la notizia del tuo prossimo arrivo mi ha dato veramente una profonda gioia, quasi avessi saputo che presto, in questo nostro lavoro, soddisfacente ma difficile, avrò l’ aiuto ed il consiglio di un mio … fratello maggiore.

 

(a cura di Silvia Calamandrei)

 

 

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