Il libro della settimana…dal 27 febbraio al 4 marzo 2012: “La politica delle mani pulite” di Sandro Pertini
Sandro Pertini
La politica delle mani pulite
Milano, Chiarelettere, 2012.
Le edizioni Chiarelettere proseguono con gli instant book che ripropongono pensatori e personaggi della politica che hanno ancora qualcosa da dire nel presente: “libri del passato pensati per il futuro”, pillole di saggezza seminate nella confusione mediatica odierna.
Felici nell’impostazione grafica e nella scelta dei titoli, stavolta ci propongono la figura di Sandro Pertini e La politica delle mani pulite. Nella crisi della politica ci viene ricordato un presidente poco istituzionale e autentico e immediato nella comunicazione: il Pertini con la pipa in bocca, disegnato da Andrea Pazienza, il Pertini del “partigiano come presidente”, il Pertini che fa il tifo allo stadio e partecipa alla tragedia in presa diretta di Vermicino, può riavvicinare i cittadini alle istituzioni? L’antologia, divisa in sezioni tematiche, e curata dal giudice Mario Almerighi, ce lo propone come “uno spirito libertario ma al servizio delle istituzioni”.
Pochi anni fa mi sono trovata a visitare a Stella la sua tomba, quasi dimenticata, come se il personaggio fosse caduto nell’oblio. Il Partito socialista, che lo aveva espresso, c’era quasi subito entrato in urto per il suo comportamento inflessibile, e le sue denunce dei primi episodi di tangentopoli in Liguria, la sua regione natale. E’ stato eletto alla presidenza nel ’78, poco dopo l’omicidio di Moro, e ha retto la tempesta della repubblica negli anni del terrorismo e della P2, incarnando lo spirito della resistenza e affidando per la prima volta ad un laico, Spadolini, le redini del governo.
Fa piacere che la sua figura ed i suoi comportamenti siano rimessi in circolazione, a cercare spezzoni di senso, di moralità e di intelligenza in una fase di logoramento e di distanziamento tra cittadini e rappresentanze politiche.
(Silvia Calamandrei)