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Il libro della settimana….dal 14 al 19 marzo 2011: “La garanzia della Costituzione” di Elena Bindi

In un momento di grande tensione politica e istituzionale, in cui principi, come la separazione dei poteri, e addirittura la loro stessa natura e fonte di legittimazione, che sembravano ormai chiari e scontati, vengono invece profondamente ridiscussi, riteniamo utile presentare un breve ma intenso saggio, la cui lettura si raccomanda a tutti coloro che vogliono affrontare questi problemi in modo non superficiale.

 

Elena Bindi

LA GARANZIA DELLA COSTITUZIONE  Chi custodisce il custode ?

Torino, Giappichelli,  2010

 

Il saggio che presentiamo è uno strumento utilissimo per conoscere la storia e il funzionamento della Corte Costituzionale.

Elena Bindi, docente di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza di Siena, si inserisce perfettamente all’interno del dibattito giuridico e politico sulla natura e la storia del massimo organo di controllo della nostra Costituzione.

Ripercorrendo la nascita della corte, ci vengono descritti, nel primo capitolo, con grande precisione storica,  i dibattiti che si svilupparono all’interno dell’assemblea costituente tra coloro che si opponevano al riconoscimento di un organismo di controllo non elettivo e coloro che ne rivendicavano l’assoluta autonomia dalla politica, fino alla soluzione adottata dai costituenti di un organismo tripartito  di giudici eletti  dal parlamento, di nomina del Presidente della Repubblica e delle supreme magistrature.

 Nel corso di questi decenni, le pronunce della corte hanno notevolmente modificato la visione giuridica su alcuni importanti aspetti della vita sociale del nostro paese, ed in più casi con alcune sentenze si è riusciti ad anticipare nuove riforme che hanno ridisegnato e ristrutturato importanti istituti civili come quello della famiglia e del lavoro.

Come è ben spiegato nel terzo capitolo, la corte avrà sopratutto negli anni ’70, un importante ruolo di fronte alle grandi riforme economiche e sociali (si legga in particolare il secondo paragrafo  dedicato alla nascita delle regioni).

Questo testo potrà essere particolarmente gradito anche a coloro che  temono di annoiarsi su questioni ritenute di eccessivo tecnicismo giuridico, perché già il sottotitolo fa capire quale sarà il leitmotiv di tutto il libro: “chi custodisce i custodi?” e cioè quali sono le garanzie  a tutela della sovranità dell’organo che si pone al vertice del nostro ordinamento? Certamente è la nostra Costituzione la fonte primaria di garanzia che legittima il potere della corte prevedendone all’articolo 135 la disciplina sull’elezione dei suoi giudici e limitandone nell’articolo 134 le  competenze di giurisdizione, assicurandole così equilibrio e stabilità di giudizio.

Lo stillicidio delle dichiarazioni quotidiane dell’esecutivo che ha invocato, a più riprese, una riforma della Corte Costituzionale, ultima quella riguardante la modifica della legge n. 87 del 1953 sulla regola della maggioranza dei giudici presenti per le pronunce,  ha contribuito a creare un clima di delegittimazione rispetto al suo fondamentale ruolo di controllo necessario in ogni ordinamento democratico. La corte, insieme al Presidente della Repubblica costituiscono i più alti organi di garanzia della legalità costituzionale ed il loro ruolo rimane decisivo rispetto allo sviluppo democratico del nostro Paese.

Per questo è compito di tutti noi cittadini italiani, non solo conoscere l’insieme delle norme che regolano la nostra vita di cittadini e prime fra tutte quelle contenute nella Costituzione, ma anche conoscere per difendere, gli organi di garanzia che permettono di tutelare quel delicato sistema di pesi e contrappesi che sta alla base del nostro sistema democratico, così concepito dai padri della Costituzione Italiana.

 (Recensione di Brando Mazzolai)

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