-------- 13 OTTOBRE 2012: GIORNATA DELL’ORGOGLIO DELLE BIBLIOTECHE “BIBLIOPRIDE” – Biblioteca Montepulciano Calamandrei
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13 OTTOBRE 2012: GIORNATA DELL’ORGOGLIO DELLE BIBLIOTECHE “BIBLIOPRIDE”

13 OTTOBRE 2012 – GIORNATA DELL’ORGOGLIO BIBLIOTECARIO “BIBLIOPRIDE” ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE (AIB)

 

‘Look, I… I may not be an explorer, or an adventurer, or a treasure-seeker, or a gunfighter, Mr O’Connell, but I am proud of what I am… I… am a librarian!’

“Bene, io…posso non essere un’ esploratrice, o un’avventuriera, o una cercatrice di tesori, o una pistolera, Mr. O’Connell, ma io sono orgogliosa di ciò che sono…io…sono una bibliotecaria!”

Questo afferma la bella Rachel Weisz nel film “La mummia” del 1999, interpretando la parte di una bibliotecaria (di nome Evelyn Carnahan, per la cronaca) degli anni Venti del Novecento, una bibliotecaria senza le cui conoscenze, e la cultura che ha, i muscolari protagonisti maschili finirebbero malissimo, anzi forse la storia nemmeno partirebbe.

(http://librariesatthemovies.blogspot.it/2011/03/mummy-or-why-librarians-should-never-be.html)

Quando vidi il film, che più “americano” e fracassone non si può, mi colpì molto l’astuta collocazione della “collega” nella vicenda: sembrava quasi un messaggio subliminale a favore del piacere e dell’utilità dello studio, sempre e ovunque.  

In Italia la lettura dei libri stampati cala a vista d’occhio, niente affatto compensata dall’incremento degli ebook., come è stato detto apertamente alla Fiera del Libro di Francoforte attualmente in corso. L’apprendimento tramite Internet sta già mostrando i suoi limiti, perché favorisce un approccio superficiale e puramente nozionistico ai problemi e allo studio: e ve lo dice una persona che tra PC al lavoro e iPhone (3, ormai di modernariato, ma ancora funziona) fuori orario passa molto tempo in rete….. La cultura ha diritto di cittadinanza, anche nelle alte sfere del potere, solo se produce in tempi brevi movimenti di soldi, attraverso il turismo o le sponsorizzazioni.

Eppure la cultura serve in prima persona a chi ce l’ha (non il sapere che gonfia, come diceva San Paolo, ma quella che contribuisce alla crescita personale): ci permette di capire, e infine di apprezzare, godere e divertirsi al meglio con quel che c’è al mondo. E anche di lavorare bene: un buon idraulico che conosce ampiamente la casistica del suo mestiere, che sa come funzionano le sue cose, che ha cultura, anche se centrata sulla sua professione, troverà soluzioni migliori di chi si limita ad applicare sempre e comunque le pratiche apprese una volta.

Il Re inglese Alfredo il Grande sconfisse i Sassoni perché aveva studiato le tecniche militari degli antichi romani, che i bestioni suoi avversari ignoravano.

Che c’entrano le biblioteche con tutto questo?

C’entrano eccome.

Internet sta dando alle biblioteche, e a chi le frequenta, una grande possibilità.

L’oggetto-libro come lo conosciamo ha forse un po’ condizionato la nostra professione: ha bisogno di cure e protezione, e nel corso dei secoli la conservazione, e il diffondersi dell’abitudine alla lettura silenziosa, hanno spinto le biblioteche a trasformarsi in “templi del sapere” (non parlo di quelle il cui fine è la circolazione del libro tramite prestito, naturalmente, per queste tra l’altro la vedo dura…ma è un altro discorso).  E’ un problema che noi del mestiere conosciamo bene.

Il diminuire a vista d’occhio dell’importanza del libro come fonte unica di informazioni ha  tolto alle biblioteche la loro “indispensabilità”: ma, paradossalmente, un ruolo antico e smarrito nel tempo riemerge, e anzi si fa sempre più importante.

La biblioteca ha un grande futuro come “casa della cultura” : un luogo dove la gente va per informarsi comunque, ancora tramite la riflessione solitaria (magari in un bel giardino…), ma anche attraverso la ricerca in gruppi, commentando insieme quel che si trova, o scambiando idee mentre si sorseggia un caffè e si sfogliano le ultime novità, su carta stampata o online. Un posto dove l’incontro fisico si svolge in un clima favorevole alla crescita culturale, e ne fa parte integrante. Non in competizione, ma in totale integrazione con le piazze virtuali dei social network.

Mi piace pensare che le antiche biblioteche egizie, babilonesi e greco-romane fossero luoghi dove si andava proprio per scambiare quattro chiacchiere sì, ma intorno a temi ed problemi di rilevanza personale e sociale, aiutati dal patrimonio informativo a disposizione.

So benissimo che occorrono mezzi e spazi. Ma sono orgoglioso di affermare la mia convinzione: se le comunità non sanno ricreare le loro biblioteche, e le lasciano lì come le vecchie zie, che tutti rispettano ma aspettano pazientemente che tirino il calzino, non solo “è in pericolo la democrazia” come si sente tanto dire per i più svariati motivi, ma è in pericolo la crescita individuale, a qualunque livello, perché per ora, e finchè avremo un corpo, il poter parlare fisicamente con gli altri è essenziale: e che sappia io, solo le biblioteche e i luoghi di incontro culturale favoriscono quegli scambi di parole che ci aprono la mente (e non solo, talvolta). Infatti le comunità che hanno scelto di puntare sulle “case della cultura” hanno avuto la soddisfazione di vederle frequentare tantissimo, soprattutto dai giovani.

Concludo proponendo il testo dell’AIB su questa giornata:

Il 13 ottobre a Napoli e in moltissime città italiane si celebrerà la prima Giornata nazionale delle biblioteche. Una ricorrenza promossa dall’Associazione Italiana Biblioteche per ribadire l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese; una giornata di sorprese e di scoperte per tutti gli italiani, lettori e non lettori, frequentatori di biblioteche e non; un’affermazione d’orgoglio per tutti i bibliotecari, che vogliono ribadire pubblicamente l’amore per la loro professione e chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni.

Circa un anno fa, era il 22 ottobre 2011, abbiamo lanciato La notte delle biblioteche, un appello pubblico a difesa delle biblioteche italiane minacciate dai tagli ai bilanci e dal disinteresse delle istituzioni. Analoghe proteste sono state avviate in Gran Bretagna e in altri paesi per le medesime ragioni. Oggi come un anno fa vogliamo riaffermare l’importanza delle biblioteche come servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile del Paese, come presìdi di democrazia fondati sulla libertà di espressione e sul confronto delle idee.

Le biblioteche costituiscono un’infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili i prodotti della creatività e dell’ingegno, fornisce accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, agevola l’attività dei ricercatori e degli studiosi, tutela la memoria culturale della nazione, offre a tutti i cittadini occasioni di crescita personale e culturale, favorendo l’acquisizione di competenze che possono essere spese nella vita sociale e lavorativa. Ma le biblioteche sono oggi anche luoghi di scoperta e di partecipazione, ambienti di apprendimento dove le persone possono imparare a dominare le tecnologie e a muoversi nel mondo sempre più esteso dell’informazione e dei saperi. Luoghi aperti, gratuiti, alla portata di tutti, che attendono solo di essere scoperti e valorizzati.

Le biblioteche italiane sono la rampa di lancio di una nazione che intende puntare sullo sviluppo delle capacità e delle competenze, sul merito che si manifesta a partire dall’uguaglianza delle opportunità concesse a tutti. Il 13 ottobre vogliamo ricordarlo all’Italia intera, senza proteste e con il sorriso sulle labbra.

http://www.aib.it/attivita/bibliopride2012/

Lascio infine la parola a una nostra preziosa collaboratrice, la Dott. Tatiana Camerota, che ha appena concluso da noi un importante lavoro di descrizione libraria, e che stamattina in modo del tutto spontaneo, via cellulare (!) mi ha mandato questo bel messaggio (di cui le sono davvero grato, un po’ di soddisfazione bisogna pure averla, perbacco!):

Buongiorno caro bibliotecario!
Oggi si celebra la prima giornata nazionale delle biblioteche: colgo l’occasione per farLe i complimenti per il lavoro che, nonostante le difficoltà, quotidianamente svolge con passione e abnegazione. E per ringraziarLa della fiducia e dell’opportunità concessami facendomi collaborare con voi!
Un’esperienza formativa, interessante e divertente al contempo, che mi ha fatto rendere ancora più conto dell’incredibile patrimonio e ricchezza che abbiamo e che spesso sottovalutiamo.
Quindi Evviva le Biblioteche, Evviva chi le fa funzionare ed Evviva chi le frequenta! 🙂

 

Duccio Pasqui

Bibliotecario

Direttore della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” – Istituzione del Comune di Montepulciano.

(in allegato il manifesto UNESCO sulle Biblioteche Pubbliche)

Per le iniziative del Bibliopride della nostra rete documentaria:   http://www.biblio-map.com/

 

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