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“Una goccia nel mare” di Meri Lolini: parla l’autrice

Un commento dell’autrice!

            UNA GOCCIA NEL MARE dalla casa-famiglia alla famiglia di Meri Lolini

 

Il 27 settembre il Comune di Montepulciano ha accolto, organizzando la presentazione, il libro “UNA GOCCIA NEL MARE  dalla casa-famiglia alla famiglia. In questa occasione si sono confrontate tante persone e le Istituzioni del Comune e della Biblioteca  sulla tematica sia dell’affido familiare che dell’adozione. Questa discussione ha toccato sia la parte emotiva che quella istituzionale arrivando a delle conclusioni importanti che possono essere di supporto per coloro che vogliono intraprendere la via dell’affido e per le famiglie che già hanno iniziato.

E’ stato fatto notare il confronto tra la maternità di pancia e quella cuore che aldilà della fisicità ci fa tirare una conclusione importante: ” I figli sono di chi li cresce e di chi li ama” e nella nostra esperienza di “famiglia in espansione” per noi i figli che abbiamo sono UGUALI .La Prof.ssa Silvia Calamandrei ha proposto di allestire un gruppo sempre attivo di genitori affidatari dove sia garantito il confronto delle loro esperienze, basato sulla spontaneità dei racconti e della loro quotidianità. Questo per dare forza nei momenti più complicati delle tappe di vita di queste famiglie affidatarie. Anche se io credo, avendo avuto le due tipologie di maternità, che non siano troppo diverse da quelle naturali. Forse poi sarà necessario sottoporre le problematiche ai servizi sociali, che sono preposti per questo compito. Partendo dalle problematiche del bambino che viene affidato ai servizi sociali, alle sofferenze che questa creatura dovrà sopportare sia di tipo affettivo che di individuazione sociale, e abbiamo condiviso l’idea che il collocamento deve essere fatto nelle famiglie. Vedete, per il minore il collocamento nella casa-famiglia o nella comunità è garantito fino alla maggiore età…e dopo? Queste creature che sono state scippate nell’amore più scontato, quello dei loro genitori che non sono stati ritenuti idonei alla loro crescita ed al loro sviluppo per problematiche diverse, avranno anche un ingresso nel mondo di adulti in maniera repentina e sicuramente svantaggiato rispetto ai loro coetanei famigliarmente  normodotati.

Guardate che il sentimento che dobbiamo sviluppare e coltivare è L’ACCOGLIENZA, perchè ci garantisce l’apertura incondizionata del nostro cuore e della nostra mente per garantire la crescita di queste creature e la loro formazione perchè siano adulti domani in grado di vivere con un sentimento di socialità accettabile. E’ importante cercare di superare la cittadinanza nazionale e quella continentale per far nascere in noi il sentimento di CITTADINANZA DEL MONDO che è l’unica che ci fa tenere per l’umanità di ogni angolo del pianeta.

Sono contenta che da questa chiacchierata siano emersi questi problemi e delle idee per poter materializzare  delle iniziative per affrontare i disagi di questi bambini affogati dal problema gigantesco della loro famiglia di origine che è risultata non idonea a curarsene. Dobbiamo riconoscere che ognuno di noi è quello che è oggi grazie a quello che è stato dal suo primo attimo di vita e dall’amore che ha ricevuto dalle figure della famiglia che lo ha cresciuto. Quindi niente è dovuto e dobbiamo essere grati ai nostri genitori ed ai nostri nonni che hanno saputo darci “gli arnesi necessari “, che io immagino dentro una sacca immaginaria, ad aprire le porte che abbiamo incontrato nel cammino della nostra vita. Concluderei con la speranza che tante famiglie aprano la loro porta di casa , ma prima  quella del cuore, a tanti bambini che hanno bisogno di tanta ACCOGLIENZA!! Grazie al Comune di Montepulciano ed alla Biblioteca “Piero calamandrei” che hanno ACCOLTO il messaggio del mio racconto, per volare da questo pulpito autorevole nei tanti cuori che vorranno accoglierlo.

Meri Lolini

Ringraziamo l’autrice dei complimenti e del commento alla serata. Non possiamo che essere lieti se la presentazione ha promosso un dibattito e l’idea di iniziative in merito: in fin dei conti lo scopo di queste attività è quello di contribuire alla crescita di chi vi partecipa (a partire dagli organizzatori…) e di “muovere le acque” intorno ai temi trattati….

(d.p.)

 

 

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