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Relazioni dell’Istituzione: a Siena la presentazione dell’autobiografia di Maria Teresa Regard

Giovedì 12 maggio, alla Sala Rosa (struttura bibliotecaria dell’Università di Siena), nell’ambito dei “Libri in Rosa – Sette chiacchiere con gli autori”, lo storico Giovanni Gozzini ha presentato l’autobiografia di Maria Teresa Regard, edita da Franco Angeli per l’IRSIFAR (Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza)
dialogandone con una delle curatrici, la figlia Silvia Calamandrei.

Gozzini è partito da un raffronto con le memorie di Rossana Rossanda, in cui non si trova una parola sulla propria vita sentimentale, per sottolineare come Maria Teresa Regard abbia scritto invece delle memorie al femminile, soprattutto nel secondo testo, in cui il privato è irriducibile ad altre dimensioni. Si è soffermato anche su altre autobiografie di comunisti, un esercizio disciplinato dal Partito, così come disciplinata era anche la vita sentimentale dei suoi membri, per evidenziare l’alterità di Teresa e l’interesse che rivestono queste sue memorie, di donna combattente nella resistenza, poi giornalista in Inghilterra e in Cina e infine, rientrata in Italia, impiegata all’INAM.

Silvia Calamandrei ha ricordato il ruolo del giovane storico Alessandro Casellato nel valorizzare la figura di Teresa e le sue narrazioni, per iscritto ed in interviste ed ha raccontato come in occasione della celebrazione della Liberazione a Roma, quest’anno fatta con letture di brani a via Tasso, nel carcere in cui anche Maria Teresa era stata imprigionata (esperienza che ha dovuto rievocare come testimone al processo contro Priebke), molti sono stati coloro, soprattutto tra i giovani, che hanno scelto di leggere brani tratti dai racconti di Maria Teresa. Il suo percorso quasi spontaneo di adesione all’antifascismo, le descrizioni del quotidiano della Roma occupata dai tedeschi, le sue reazioni di giovane donna alle imprese eroiche di cui è stata protagonista,  sono capaci di comunicare un’esperienza anche alle nuove generazioni. I diari e le memorie di Franco Calamandrei, che elaborano un’esperienza complessa di percorso intellettuale, sono di fruizione meno immediata. Questa vivacità descrittiva e adesione al concreto si riscontrano anche nelle sue corrispondenze dalla Cina e dal Tibet, già studiate in una tesi di laurea all’Università per stranieri di Siena da Alice Quinti ed oggetto di una futura pubblicazione nella collana le Farfalle “Donne viaggiatrici” curata da Clara Sereni per Ali&no Editrice.

 (Silvia Calamandrei)

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