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Relazioni dell’Istituzione: a Firenze la traduzione francese di “Parlare di Firenze” di Piero Calamandrei

Presentazione edizione bilingue di Piero Calamandrei, Parlare di Firenze

 

L’11 maggio a Firenze, nello spazio culturale delle Murate, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, è stata presentata l’edizione bilingue italo-francese di Parlare di Firenze, una conferenza del 1955 di Piero Calamandrei che illustrava al pubblico svizzero la sua città natale.

Come ha ricordato Silvia Calamandrei in apertura, quando nel  2006, cinquantenario dalla morte, il Comune di Firenze aveva reso omaggio al “Calamandrei fiorentino”, già questo testo era stato oggetto di riedizione a commento di una mostra di quadri ed opere.

L’editore e traduttore Christophe Carraud ha sottolineato il paradosso di presentare Calamandrei, cantore e teorico della libertà, in uno spazio ex carcerario. Ma tra i presenti Tommaso Codignola e Ilaria Furno gli hanno ricordato che proprio in queste mura vennero incarcerati Tristano Codignola e Carlo Furno, allievi di Calamandrei sotto il fascismo e protagonisti della resistenza fiorentina e della Firenze liberata.

Carraud, direttore della rivista Conférence, ha raccontato di aver scoperto lo spessore e la poliedricità di Calamandrei dopo aver tradotto il suo Inventario della casa di campagna, la cui prosa accarezza il paesaggio toscano. E’ un autore che si può collocare tra i classici, straordinario per equilibrio e senso della misura. La conferenza su Firenze è il più bel ritratto di città che abbia mai letto, una descrizione che non si perde nel gusto estetico esteriore, ma comunica un modo di essere, un’allure, l’anima stratificata della città, i fondamenti culturali di una civiltà. Il testo lo si è voluto illustrare, oltre che con i quadri dell’autore, con i disegni di Palézieux, pittore e incisore svizzero che ha studiato giovanissimo alle Belle arti di Firenze tra il 1939 e i 1943 ed ha disegnato molti di quei monumenti che subiranno le distruzioni della guerra e che Calamandrei si preoccuperà di recuperare e restaurare. C’è un’affinità nella “giustezza”, nell’evitare ogni sovraccarico, nel gusto del silenzio.

L’editore ha infine preannunciato l’uscita in giugno di saggi civili e politici di Calamandrei, raccolti nell’antologia “Eduquer, résister”. Tra questi una conferenza del 1946 sulla letteratura dell’antifascismo, sempre in Svizzera, che il direttore dell’Istituto storico della resistenza in Toscana, Simone Neri Serneri, sta pubblicando nella rivista Contemporanea: un inedito, commentato nella rivista da Gabriele Pedullà.

Simone Neri Serneri ha commentato lo spessore storico della conferenza su Firenze e la capacità di Calamandrei di descrivere la storia nel suo farsi, combinando le radici toscane con uno sforzo di costruzione civile, dopo i guasti del fascismo. Ha preannunciato infine la prossima pubblicazione dell’inventario delle carte custodite all’Istituto di Firenze.

La giovane studiosa Silvia Bertolotti, che sta lavorando a Trento sulle carte Calamandrei, è intervenuta sull’attività di “ambasciatore di cultura” svolta da Calamandrei nel dopoguerra, illustrando il ritrovamento di altri appunti inediti, custoditi a Firenze, per una conferenza a Londra nel 1951 all’istituto di cultura italiana, all’epoca diretta dall’amico Guido Calogero. In tale occasione si rivela l’attenzione di Calamandrei per la salvaguardia delle opere d’arte, distrutte o trafugate durante la guerra e la sua concezione del patrimonio artistico non tanto come beni materiali, quanto “parte della nostra vita, del nostro spirito”, “creature vive, potenziali di vitalità”: “Se un capolavoro d’arte si distrugge- dice Calamandrei a Londra- è una zona della nostra memoria che si oscura”.

Infine  Tommaso Codignola ha illustrato l’ impegno della sua casa editrice per rimettere in circolazione opere ormai introvabili di Piero Calamandrei, come le Opere giuridiche e l’Inventario, oltre che un progetto di Costituzione mondiale redatto da G.A. Borgese con prefazioni di Calamandrei e Thomas Mann. La prima uscita sarà un testo sulla Costituzione, con una nuova prefazione del Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi.

Tra i presenti da segnalare Emilio Capannelli, della Sovrintendenza Archivistica, Marcello Rossi, direttore della rivista “Il Ponte”, Andrea Becherucci, archivista all’Istituto europeo di Firenze e Duccio Pasqui, direttore della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano.

(Silvia Calamandrei)

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