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Piero Calamandrei per la cultura

Calamandrei e le opere d’arte come beni comuni dell’umanità- una conferenza inedita

Nel numero appena uscito della rivista “Il Ponte”(10, ottobre 2012) un inedito di Piero Calamandrei sulle opere d’arte  con un saggio introduttivo di Silvia Bertolotti, Calamandrei ambasciatore culturale.

Si tratta di una conferenza tenuta nel 1951  all’istituto di cultura di Londra, all’epoca diretto da Guido Calogero. Gli appunti e i materiali preparatori sono custoditi nell’Archivio dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Calamandrei illustra i danni alle opere d’arte italiane provocati dalla seconda guerra mondiale e invita a salvaguardare e recuperare questo tesoro appartenente all’umanità intera.

Polemizza con il concetto di “patrimonio”, limitativo, e apre la riflessione al concetto di “beni comuni”:

l’esperienza ci ha dimostrato come sia inadeguata e goffa l’espressione di “patrimonio artistico” che comunemente si usa per indicare le opere d’arte di un paese: il patrimonio nel linguaggio dei giuristi è espressione che si riferisce alle cose, ai beni materiali, alla ricchezza, universitas rerum: qualcosa di distaccato, che riguarda l’avere, non l’essenza, qualcosa che si contrappone alla persona, e che si può perdere senza che la persona sia menomata.

Ma invece le opere d’arte riguardano l’Essere, la civiltà, lo spirito di un popolo. Sono vita, sono parte della nostra vita, del nostro spirito: non si possono perdere senza sentirsi mutilati, menomati nello spirito. Se un capolavoro d’arte si distrugge, è una zona della nostra memoria che si oscura“.

La conferenza di Calamandrei sarà pubblicata prossimamente in opuscolo dalle Edizioni Pitagora con una prefazione di Salvatore Settis.

(Silvia Calamandrei)

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