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L’Istituzione per i Macchiaioli: un’esposizione libraria

La Biblioteca Comunale “P. Calamandrei” ha avviato un programma di acquisto di testi significativi sulla vicenda artistica dei Macchiaioli, sia per l’importanza sempre maggiore che viene attribuita a questo movimento, sia per il suo carattere spiccatamente “toscano”, inserito però nel quadro del Risorgimento nazionale.

La raccolta non ha carattere esaustivo, data anche la quantità di opere, articoli, testi di vario genere, che hanno i Macchiaioli al loro centro (nel catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale al soggetto “Macchiaioli” rispondono 71 opere a stampa, ma innumerevoli sono gli articoli in riviste, giornali, etc.). L’ambizione è quella di costituire con il tempo un fondo documentario,  che consenta alla comunità locale di avvicinarsi agevolmente e in modo non superficiale all’argomento, senza voler competere con le grandi Biblioteche di storia dell’arte.

Ci auguriamo che questo programma possa incontrare il favore degli studiosi e degli appassionati; in ogni caso costituirà un arricchimento delle collezioni librarie dell’Istituzione, e uno stimolo alla conoscenza di una parte importante della nostra storia artistica.

I testi sono descritti in ordine cronologico di pubblicazione.

PRIMA SEZIONE: LE ORIGINI E DIEGO MARTELLI. IL MOVIMENTO IN GENERALE

In questa sezione sono esposte opere ritenute utili per la conoscenza generale dei Macchiaioli e soprattutto di Diego Martelli, il cui mecenatismo fu indispensabile per il consolidamento e l’affermazione del movimento, soprattutto nel lungo termine.

Prima Sezione

“Il Caffè Michelangiolo ebbe vita relativamente breve. Perciò il suo nome è legato a un sol movimento d’arte […]I caffè di lunga durata son come certe istituzioni centenarie, che conoscono periodi di splendore e peiodi di oscurità: passano indifferentemente da una stagione all’altra, senza legarsi a un unico movimento di cultura. Invece il Caffè Michelangiolo accolse e allevò una sola generazione d’artisti, di un’unica scuola. Il suo nome è per sempre legato a quello del “macchiaiolismo” toscano. Furono i pittori macchiaioli a insediarsi, anzi ad asserragliarsi nella seconda stanza del Caffè Michelangiolo. Varcare la soglia di quel caffè significava approvare la nuova pittura. Sedersi a un suo tavolino, voleva dire sposare le teorie della macchia.

E quando il macchiai olismo accennò a declinare, anche il caffè persi i suoi più assidui frequentatori. Si chiuse, che ancora la generazione dei macchiaioli non era spenta.

Caffè Michelangiolo e macchiaiolismo son dunque sinonimi. E questo libro non raccoglie le cronache di un caffè; studia il corso della pittura nell’Ottocento, particolarmente di quella pittura che va sotto il nome di macchiaiolismo.”

(I cap., “Ingresso al Caffè”, pp. 8-9)

Prima Sezione

Bargellini, Piero                                                                        Macchiaioli 014

Caffè Michelangiolo / Piero Bargellini. – Firenze : Vallecchi, stampa 1944. – 354 p., [15] c. di tav. : ill. ; 22 cm

Copia con dedica autografa dell’Autore al Dott. Martorano, datata Poggio alla Malva, 1 gennaio 1944. A corredo, 1 lettera manoscritta dell’Autore e 1 cartolina, sempre con autografo dell’Autore. –

Benvenuti, Pietro <pittore, Arezzo, 8 gennaio 1769 – Firenze, 3 febbraio 1844>

Sabatelli, Luigi <pittore, Firenze, 1772 – Milano, 1850>

Bezzuoli, Giuseppe <pittore, Firenze, 1784 – 1855>

Mussini, Luigi <pittore, Berlino, 19/12/1813 – Siena, 18/6/1888>

Signorini, Telemaco <pittore, Firenze, 1835 – 1901>

Lega, Silvestro <pittore, Modigliana, 8 dicembre 1826 – Firenze, 21 settembre 1895>

Fattori, Giovanni <Livorno, 6 settembre 1825 – Firenze, 30 agosto 1908>

Firenze – Caffè Michelangelo

Macchiaioli

Pittori – Firenze – Sec. 19.

Il Gazzettino delle arti del disegno di Diego Martelli. 1867 / [A cura di] Alberto Maria Fortuna. – Ed. integrale con copiosi indici. – Firenze : Gonnelli, 1968. – 78, 328, XXIV p. : 3 tav. ; 24 cm. – (Contributi alla storia dei Macchiaioli ; 0001)

Macchiaioli

Arte – Periodici – Italia – Sec. 19

705                                                                                                         Macchiaioli 015

Crediamo che sia difficile sopravvalutare il ruolo avuto dal “Gazzettino delle arti del disegno”, voluto e strenuamente portato avanti dal mecenate dei Macchiaioli Diego Martelli; nell’unico anno della sua esistenza ( il n. 1 è del 26 gennaio 1867, il n. 41, forse nemmeno distribuito, è del 7 dicembre dello stesso anno) la rivista, a scadenza settimanale, costituì il fulcro della teorizzazione del’estetica “macchiaiola”, e il podio da cui gli artisti del movimento interloquivano, in genere polemicamente, con gli amici e i contestatori (molti e feroci). Il volume qui esposto ne è la riproposizione integrale fotografica, e riteniamo che sia un elemento imprescindibile per chi voglia avvicinarsi ai Macchiaioli, soprattutto se animato da sincera curiosità per il loro mondo.

Prima Sezione

Bacci, Baccio Maria                                                                                   Macchiaioli 016

L’ 800 dei macchiaioli e Diego Martelli / Baccio Maria Bacci. Notes dei viaggi a Londra e a Parigi, 1881-1883-1884, ed altri documenti ; Telemaco Signorini. – Firenze : Gonnelli, 1969. – 225 p., XXVII p. di tav. : ill. ; 24 cm.. – (Contributi alla storia dei macchiaioli ; 2)

Macchiaioli

Martelli, Diego

759.5   (16)

Il testo di Bacci non solo si raccomanda per la una scrittura piana e discorsiva, che lo rende piacevole e a tratti veramente colloquiale, ma soprattutto per la messe di notizie e considerazioni che vi si trovano; il quadro degli artisti del movimento macchiaiolo, come anche dei vari ambienti in cui si trovarono ad operare, singolarmente o in gruppo, risulta particolarmente vivido e attuale. Una lettura fondamentale, e che ci auguriamo possa essere riproposta almeno in anastatica, data la rarità ormai del testo originale. Anche la figura di Diego Martelli balza fuori con una vivezza e una complessità ignote ad altri saggi, gettando luce su una psicologia complessa e curiosa, senza le cui sfaccettature forse i Macchiaioli non sarebbero stati quel che furono.

Prima Sezione

Mostra bibliografica delle fonti e della letteratura sui macchiaioli <1976. ; Livorno>

Mostra bibliografica delle fonti e della letteratura sui macchiaioli : Comune di Livorno : Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori, 26 giugno-22 agosto 1976. – Firenze : Centro Di, 1976. – 15 p. ; 20 cm .. – (Cat[aloghi])

Macchiaioli – Bibliografia – Esposizioni – 1976

016.7   (FI)                                                                                                Macchiaioli 006

“L’intento che ci ha spinto a prendere questa iniziativa è stato […] quello di catalogare, finalmente in maniera organica e completa, tutti gli scritti sull’argomento esistenti nella Biblioteca del Museo Fattori e nella Biblioteca Labronica, in modo da facilitare la ricerca di tutti coloro che hanno interesse per questo gruppo di artisti. L’occasione è stata propizia per colmare alcune lacune più gravi della biblioteca del Museo, anche se purtroppo non è stato possibile acquistare alcune importanti pubblicazioni scomparse ormai anche dal mercato dei libri d’antiquariato.”

(Dalla Presentazione di Antonella Capitanio, p. 5)

L’opuscolo conta 384 titoli, tra opere a stampa e articoli, costituendo così un indispensabile punto di riferimento bibliografico, anche se ovviamente da aggiornare.

Prima Sezione

Panconi, Tiziano                                                                     Variarte 229

Antologia dei macchiaioli : la trasformazione sociale e artistica nella Toscana di metà Ottocento / Tiziano Panconi. – Massa e Cozzile : MediArte, c1999. – 188 p. : ill. ; 29 cm

. – ISBN 88-7781-247-8

Macchiaioli

759.55   (21   ita)

Quest’opera, pur correlata con una Esposizione significativa, è stata posta nella Prima Sezione dato il carattere assolutamente generale e introduttivo dei pregevoli articoli in essa contenuti:

•1)     La trasformazione sociale e artistica nella Toscana di metà Ottocento

•2)    Martelli e il “Gazzettino delle arti del disegno”

•3)    Giovanni Fattori: non solo un problema di formazione

•4)    Telemaco Signorini: il caso del pittore intellettuale

•5)    La Falconiera, un villino sulla via di Parigi

“Se infatti cercassimo di circoscrivere in un tempo esatto l’epopea macchiaiola, ci si accorgerebbe presto che non vi è ne’ un inizio preciso ne’ a maggior ragione una fine delineata, ma solo una sorta di itinerario che si evolve nelle diverse sfaccettature di una società sempre in movimento. Il titolo di questo volume mette in chiaro cosa si può e csa si deve trovare in quest’occasione: se da un lato la proposta espositiva può far avvertire una certa libertà d’intenti, dall’altra pone un indirizzo ben preciso che si snoda dalla nascita ed evoluzione della macchia ai nuovi itinerari di ricerca percorsi singolarmente da ogni artista.”

(dall'”Introduzione”)

Prima Sezione

Bietoletti, Silvestra                                                                             Variarte 228

I macchiaioli : la storia, gli artisti, le opere / Silvestra Bietoletti. – Firenze : Giunti, 2001. – 240 p. : ill. ; 27 cm

. – ISBN 88-09-02145-2

Macchiaioli

759.55   (21   ita)

“Il libro offre una panoramica sulla storia del movimento, dai suoi esordi nell’ambiente del Caffé Michelangelo ai rapporti con illustri personaggi del tempo, fino ai legami con gli impressionisti francesi. Al saggio introduttivo, illustrato anche con fotografie d’epoca, seguono le biografie degli artisti, accompagnate da una carrelata delle loro opere. Infine un indice dei nomi, dei luoghi e delle opere.”

(dal sito www.wuz.it)

Prima Sezione

Panconi, Tiziano                                                                         759.05 PAN Tiz OTT

L’ Ottocento : indagini etiche e estetiche per il collezionista d’arte / [Tiziano Panconi]. – Montecatini Terme Ospedaletto, Pisa : MediArte Pacini, [2005]. – 89 p. : ill. ; 32 cm

. – ISBN 88-7781-730-5

Il nome dell’A. sulla cop. –

Pittura – Italia. Sec. 19.

Macchiaioli

Boldini, Giovanni

759.05

“Qual’ è  il rapporto tra gusto e morale, tra etica e definizione  di  bello, qual’ è il ruolo del  collezionismo  e  quanto le gallerie possono indicare dei valori di riferimento? Sono alcuni interrogativi su cui riflette l’autore, alternando ai suoi saggi le opere dei maggiori artisti italiani attivi tra ‘800 e ‘900. Il volume propone alcune tra le 30.000 fotografi e originali di dipinti, disegni, ritratti e manoscritti dell’archivio di Tiziano Panconi.”

(dal sito www.pacinieditore.it“)

Prima Sezione

Lettere dei macchiaioli / a cura di Lorella Giudici. – Milano : Abscondita, c2008. – 177 p., [40] p. di tav. : ill. ; 23 cm. – (Carte d’artisti ; 0101)

. – ISBN 978-88-8416-183-3

Macchiaioli – Lettere e carteggi

759.5   (21   ita)                                                                           759.5 LETT MAC

“Questa raccolta di lettere dei macchiaioli non è solo un documento artistico, ma è anche e soprattutto uno spaccato della società e della storia dell’Italia del secondo Ottocento. Le guerre d’indipendenza e l’orgoglio nazionale fanno da sfondo al vernacolare racconto di una delle prime avanguardie artistiche italiane. I giovani che si ritrovano attorno ai tavoli del Caffè Michelangelo di Firenze sono studenti appena usciti dalle accademie, sono letterati, musicisti, scrittori, sono uomini pieni di entusiasmo, di idee e di passioni. “L’arte è un sentimento non un mestiere”, afferma Fattori. E bastano queste poche parole per esprimere lo stato d’animo di un’epoca, per riassumere la ricerca di una pittura che vuole essere espressione del sentire più che del fare e che, anche se sembra guardare ai vicini d’oltralpe, in verità non può dimenticare i secoli che l’hanno preceduta. La “macchia”, dunque, non vuole accontentare l’occhio ma il cuore, non vuole cogliere una fugace impressione, ma essere un fedele resoconto della piccola quotidianità. Non ci sono eroi, ma uomini; non ci sono battaglie, ma retrovie, non ci sono prodezze, ma il semplice e commovente cammino di tutti i giorni: è lì che si manifestano l’epicità e le ansie del mondo. ”

(dal sito www.wuz.it)

SECONDA SEZIONE: ALCUNE MOSTRE COLLETTIVE

Qui sono esposti cataloghi di alcune esposizioni collettive, i cui testi di corredo costituiscono importanti studi sui Macchiaioli.

Seconda Sezione

Galleria Ciardiello <Firenze>

Raccolta d’ opere in pittura dei migliori Macchiaioli toscani e artisti italiani dell’ ottocento che saranno vendute all’asta nella galleria Ciardiello. – [Firenze] : s.n., 1930 (Firenze : Tipografia E. Naldi. – 32 p., 42 c. di tav. : ill. ; 26 cm.

In copertina: Raccolta di opere in pittura dell’ottocento. Galleria Ciardiello, Firenze, 1930. –  Tit. della cop.. –

Macchiaioli

Pittura italiana. Sec. 19. – Cataloghi

759.05                                                                                             Macchiaioli 005

Il volumetto, senza alcun testo introduttivo trattandosi semplicemente di un catalogo d’asta, riveste però interesse per le riproduzioni fotografiche in bianco-nero, di notevole qualità per l’epoca, che consentono così di seguire il percorso di opere pittoriche poco note; ed è inoltre testimonianza che certa pittura ottocentesca manteneva inalterato, almeno in Toscana, il suo livello d’interesse anche in periodi dominati da tutt’altre tendenze artistiche.

Seconda Sezione

I macchiaioli : opere e protagonisti di una rivoluzione artistica, 1861-1869 / A cura di Francesca Dini ; Presentazione di Carlo Sisi ; Contributi di Norma Broude, Cosimo Ceccuti, Carlo Del Bravo, Francesca Dini, Piero Dini ; Schede a cura di Silvestra Bietoletti e Rossella Campana. – Firenze : Pagliai Polistampa, [2002]. – 223 p. : ill. ; 31 cm

. – ISBN 88-8304-477-0

Catalogo della Mostra tenuta a Castiglioncello nel 2002. –

Macchiaioli – Esposizioni – 2002

759.55   (21)                                                                                             Macchiaioli 012

“È il catalogo della mostra tenutasi a Castiglioncello (Livorno) dal 20 luglio al 20 ottobre del 2002. Francesca Dini, ideatrice dell’esposizione e curatrice del libro, si è data come obiettivo la massima qualità e specificità delle scelte. Nel suo saggio introduttivo si sottolinea la matrice positivista del movimento e la precocità di certe soluzioni adottate dai macchiaioli rispetto alle più tarde sperimentazioni degli impressionisti.
Il volume, preceduto dalle presentazioni di Gianfranco Simoncini, Nicoletta Creatini, Valeria Tesi e Carlo Sisi, contiene i seguenti saggi:

Francesca Dini, I Macchiaioli: originalità e grandezza di un movimento artistico europeo
Norma Broude, Le origini dell’impressionismo: la pittura in Italia ed in Francia negli anni ’60 del diciannovesimo secolo
Piero Dini, I Maestri della luce
Cosimo Ceccuti, Da Castiglioncello a Porta Pia – I Macchiaioli e il Risorgimento
Carlo Del Bravo, La luce di Sernesi

Il catalogo delle opere si articola in tre sezioni e riproduce a colori le 77 opere esposte, corredate da schede storico-critiche.”

(dal sito www.mauropagliai.it)

Seconda Sezione

I macchiaioli : dipinti tra le righe del tempo / [a cura di] Fondazione Biblioteca di Via Senato. – Milano : Biblioteca di Via Senato, c2005. – 143 p. : in gran parte ill. ; 28 cm

. – ISBN 88-87945-85-3

Milano – 2005, dicembre, 3 – Esposizioni

Macchiaioli – Esposizioni – Milano – 2005-2006

759.55   (20   ita)                                                                                      Macchiaioli 002

“Il volume è il catalogo della mostra di Milano (Biblioteca di via Senato, 3 dicembre 2005 – 14 maggio 2006) interamente dedicata ai Macchiaioli. La rassegna raccoglie le opere dei più famosi esponenti del movimento, da Giovanni Fattori e Silvestro Lega, fino a Telemaco Signorini e Giuseppe de Nittis. La mostra include anche una selezione di libri connessi all’ambiente artistico toscano della metà dell’Ottocento, che consente di inquadrare meglio un preciso contesto storico sociale e dimostra la vera portata che la rivoluzione macchiaiola ebbe all’epoca in un passaggio così significativo della pittura italiana.”

(dal sito: www.wuz.it)

Seconda Sezione

I macchiaioli : capolavori della collezione Mario Taragoni / a cura di Simonetta Bietoletti. – Milano : Skira, c2008. – 143 p. : ill. ; 29 cm

. – ISBN 978-88-6130-657-8

Catalogo della mostra tenuta a Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti), dall’8 marzo al 27 luglio 2008. –

Venezia – 2008, marzo, 8 – Esposizioni

Macchiaioli – Esposizioni – Venezia – 2008

Collezione d’arte Mario Tarangoni – Esposizioni – Venezia – 2008

759.55   (21   ita)                                                                                     Macchiaioli 003

“Il catalogo, realizzato in occasione della grande mostra veneziana tenutasi a Palazzo Cavalli Franchetti dal 9 marzo al 27 luglio 2008, permette di vedere riunita, per la prima volta in modo completo, la prestigiosa collezione di dipinti dell’Ottocento toscano del grande collezionista genovese, Mario Taragoni. Finanziere, economista, grande collezionista d’arte, uomo di cultura, appassionato della pittura toscana e fervido sostenitore dei valori del Risorgimento italiano, Mario Taragoni raccoglie nel periodo compreso tra le due guerre, ma soprattutto nel secondo dopoguerra, una collezione di dipinti dei Macchiaioli assolutamente straordinaria. Si tratta di circa settanta opere di alto livello qualitativo di autori quali: Silvestro Lega, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giovanni Boldini, Armando Spadini, Mario Puccini e altri. Alcune di queste opere fanno ancora parte di un nucleo compatto di proprietà della famiglia, le altre saranno prestate per l’occasione da importanti collezioni private.”

(dal sito www.wuz.it)

TERZA SEZIONE: GLI ARTISTI E IL LORO MONDO

Esponiamo in questa parte alcuni volumi dedicati ai singoli artisti, o ad aspetti particolari del Movimento.

Terza Sezione

Giovanni Fattori : dipinti, disegni, acqueforti : Livorno, villa Fabbricotti, agosto-settembre 1953 / catalogo della mostra a cura di Dario Durbé. – Firenze : AGAF, 1953. – 000 p. ; 22 cm

Fattori, Giovanni

Esposizioni, Livorno, 1953

Macchiaioli

759.5   (21   ita)

707.4   (21   ita)                                                                                          Macchiaioli 017

“Fattori non è infatti soltanto il grande artista, il tipico rappresentante della scuola “macchiaiola”, il pittore delle grandi composizioni, illustranti in limpide sintesi di robustezza di disegno e di armonia coloristica le gesta del Risorgimento, l’autore dei piccoli pezzi dai magnifici effetti di luce.

Giovanni Fattori è anche l’espressione tipica dello spirito livornese, generoso popolaresco, attivo e ansioso di ogni deciso approfondimento, di ogni audace iniziativa nei campi della vita intellettuale e morale.

Di qui, in lui, il legame stretto significativo fra vita e arte, legame che proprio per un certa sua schiva sostanziosità, va ben oltre la usuale retoricità di questa espressione.”

(Dall’introduzione di Furio Diaz, p. 9)

Terza Sezione

Masini, Lara Vinca

Giovanni Fattori / Lara-Vinca Masini. – Firenze : Edizioni d’arte Il Fiorino, 1982. – 316 p. : ill ; 33 cm.. – (La specola. I Macchiaioli ; 1)

Macchiaioli

Fattori, Giovanni

759.5   (20)                                                                                                  Macchiaioli 004

“La Toscana è […] per Fattori, il filtro continuo del suo essere e del suo fare arte: per un verso, nel rigoglio ora aspro, ora dolce, ora selvaggio, della sua natura, dal mare alla campagna, alla fitta boscaglia; per l’altro come matrice attraverso l’educazione livornese, della sua formazione, del suo impegno civile, della sua partecipazione al rinnovamento democratico del Paese.

Perciò la condizione di “toscano” è importante per Fattori: perché è attraverso questa linfa, attraverso <<questa radice romantico-risorgimentale>> che egli attinge, nei suoi risultati migliori, superando i limiti del provincialismo, del realismo, <<di quella sottospecie nostrana di naturalismo che fu il verismo (DF. Durbè) – nel quale, nei suoi momenti di troppa indulgenza verso i temi sociali talvolta Fattori ricade -, ad un suo linguaggio universale, che non è soltanto quella “lingua italiana” di cui la Toscana si sente depositaria per elezione, ma quella lingua universale dell’arte che, quando riesce a farsi linguaggio, trascende qualsiasi riferimento.”

(Dal testo di Lara Vinca-Masini, pp. 12-14)

Terza Sezione

Fattori, Giovanni

Inediti di Giovanni Fattori : lettere, dipinti, disegni / [a cura di] Pietro Dini. – Torino : Allemandi, (c)1987. – 135 p. : ill. ; 30 cm. – (Archivi dell’Ottocento). – (Archivi di arte antica)

. – ISBN 88-422-0109-X

759.5   (21   ita)                                                                                            Variarte 230

“Il principale intento di questo volume è stato appunto quello di raccogliere il maggior numero possibile di notizie documentate per far sì che esso divenga un serio e agevole strumento di consultazione per coloro i quali, con varie e diverse motivazioni, sono interessati alla figura dell’artista di cui non esiste, a tutt’oggi, una biografia completa, poiché l’eccezionale lavoro svolto da Dario Durbè riguarda solo gli anni della giovinezza.”

(Dall’introduzione di Piero Dini)

Terza Sezione

Telemaco Signorini ospite illustre di Piancastagnaio e gli amici del caffè Michelangelo : Comune di Piancastagnaio, Rocca Aldobrandesca, 1 agosto-31 agosto 1998 / [a cura di] Carlo Pepi. – Poggibonsi : Lalli, [1998]. – 55 p. : ill. ; 31 cm

Prima del tit.: Raccolta Pepi in mostra. –

Piancastagnaio – 1998, agosto, 1 – Esposizioni

Signorini, Telemaco – Esposizioni – 1998

759.5   (21   ita)                                                                                          Variarte 292

“TELEMACO SIGNORINI, UNA BIOGRAFIA

Invece dei soliti dati biografici dell’artista qui di seguito proponiamo la “Lettera informativa al Presidente della R. Accademia di Belle Arti” redatta dallo stesso Signorini nel 1892, pubblicata a suo tempo nell’ormai rara monografia di Enrico Somarè (E. Somarè, “Telemaco Signorini”, 1926, pp. 277-279), che con altri due scritti autobiografici dell’artista (la “Cronologia autobiografica” e il “Sommario autobiografico”, anche essi in E. Somarè, 1926, pp. 267-271; 271-277), costituisce la base documentaria di tutte le biografie moderne di Signorini.

Telemaco Signorini (Firenze 1835 – 1901)

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LETTERA INFORMATIVA

Al Presidente della R. Accademia di Belle Arti in Firenze

Pregiatissimo signore,

Col diploma di socio onorario che ebbi l’onore di ricevere da codesta R. Accademia di Belle Arti, mi pervenne anche dalla S. V. la domanda di inviarle alcuni cenni biografici intorno al mio passato artistico. Eccole in brevi parole e per sommi capi, le mie origini, i miei studi e le mie principali produzioni.
Nell’anno 1835 da Giovanni Signorini pittore dell’ex Granduca di Toscana, e da Giustina Santoni possidente, nacqui in Firenze il 18 agosto. Nella mia prima giovinezza, per quanto avessi predilezione allo studio delle lettere piuttosto che a quello dell’arte, dovetti obbedire a mio padre e studiar la pittura.
Dopo gli elementi dell’arte fatti, non all’Accademia, ma sotto la direzione di mio padre, mi portai a Venezia coll’artista Vito d’Ancona e Federigo Maldarelli di Napoli. Là vi rimasi tutto l’anno 1856, studiai nei musei e nei canali, strinsi amicizia con Enrico Gamba e Federigo Leighton e vari altri stranieri.
Al mio ritorno in Firenze, ebbi i miei primi lavori rigettati dalla nostra Promotrice per eccessiva violenza di chiaroscuro e fui attaccato dai giornali come macchiajuolo.
Venuto il 1859, e fatta la campagna come artigliere, tornai e dipinsi soggetti militari che, non  solo furono accettati alla Esposizione della nostra Promotrice, ma furono anche acquistati per la maggior parte, il più grande da S. A. R. il Principe di Carignano, il più piccolo dagli artisti di Milano che lo tennero nelle Sale del loro circolo.
Nel 1861 fui a Torino dove esposi il Ghetto di Venezia che fu il più sovversivo dei miei dipinti, per eccesso di chiaroscuro, e sollevò in Torino le più clamorose polemiche. Di lì passai a Parigi in compagnia degli artisti Cabianca e Banti. Vi conobbi Corot e Troyon, vi rimasi alcuni mesi e al mio ritorno, esposi alla prima Esposizione Nazionale che ebbe luogo in Firenze dove ebbi la medaglia per il mio quadro Un episodio della battaglia di Solferino.

Nel 1862 e 63 produssi molte marine in Liguria,

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