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La scomparsa di Carla Guiducci Bonanni

LA SCOMPARSA DI CARLA GUIDUCCI BONANNI

Sabato 30 marzo ci ha lasciati Carla Guiducci Bonanni, una delle più importanti bibliotecarie italiane del Novecento. Chi scrive ha avuto la fortuna di apprezzarne la simpatia e la semplicità, seppur da lontano, in varie occasioni professionali: erano aspetti del suo carattere che non nascondevano affatto il cuo personale e sentito modo di pensare sulla cultura e le biblioteche, che la poneva ben al di sopra di tanti burocrati della cultura.

Per commmorarla ci permettiamo di proporre ai nostri amici il testo integrale scritto per l’occasione dall’attuale Direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dove con efficacissima sintesi si individua nel pensiero della scomparsa una “parola d’ordine” per le biblioteche di grande attualità:

 

Oggi è mancata Carla Guiducci Bonanni, figura istituzionale di rilievo a Firenze e non solo.
Sottosegretario ai Beni Culturali del Governo Dini con Ministro Antonio Paolucci, Medaglia d’oro per la Cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, direttrice di alcune tra le più importanti biblioteche italiane, quali la Marucelliana, la Palatina di Parma, l’Universitaria di Bologna, e grandissima, stimatissima e amatissima direttrice storica della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. 
Ho avuto la sfortuna di non aver avuto come direttrice Carla Guiducci Bonanni ma ho avuto la grande fortuna di averla conosciuta e di aver condiviso con Lei una breve ma intensa amicizia.
Lo stile di Carla era visibile nell’impronta data alla sua Biblioteca, nella sua amichevole ironia, nel suo immancabile senso dell’umorismo, nella passione e nell’amore che riversava in quel particolare bene che è il patrimonio librario, nel suo grande rispetto verso la cosa pubblica, nella sua grande umanità che si palesava nel suo sorriso e nell’intelligenza che le consentiva di essere una donna di cultura, un punto di riferimento per i lettori e gli intellettuali, una guida gentile e competente per un’intera generazione di bibliotecari, che hanno condiviso la sua idea di biblioteca quale centro propulsore di attività culturali e luogo di ideazione della cultura.
Saranno sempre di grande lezione le sue parole: “una biblioteca di conservazione come la Nazionale di Firenze è come una cellula del cervello, che deve essere mantenuto in vita e tutelato. Puoi anche non adoperarla mai, può  anche non servirti mai, ma tu sai che proprio lì c’è tutta la tua memoria”.

Ma, soprattutto, ognuno di noi conserverà dentro di sé il sorriso e l’umanità che ne hanno fatto la grandissima donna che è stata e che mancherà a tutti noi.
Martedì 2 aprile alle 10, nella basilica della Santissima Annunziata, sarà celebrata la cerimonia funebre e, ancora una volta ci stringeremo intorno a lei.
Addio Carla, e che la terra ti sia lieve.

Maria Letizia Sebastiani
Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

(http://www.bncf.firenze.sbn.it/notizia.php?id=1171)


 

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