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La Cina d’oggi attraverso una vicenda familiare: “Divorzio alla cinese” di Li Zhenyun

LIBRI RICEVUTI in BIBLIOTECA

 

Li Zhenyun

Divorzio alla cinese

Milano, Bompiani,  2016

 

Un romanzo satirico sulla difficoltà di avere giustizia in Cina.

Scritto nel 2012, il romanzo dipinge il sistema della giustizia civile attraverso il caso di una donna tenace che mette in moto una sequela di eventi, una piantagrane che arriva fino a Pechino per vendicarsi di un torto subito e difendere la propria reputazione. Corruzione, inefficienza amministrativa, strapotere dei quadri visti attraverso gli occhi di una giovane donna che non si arrende ed arriva fino all’Assemblea del popolo per presentare la sua petizione. Continuerà per vent’anni a manifestare per richiamare l’attenzione sul suo caso, ma non avrà mai soddisfazione.

Curiosa la struttura, con due antefatti separati da venti anni dedicati all’eroina, ed un”fatto” brevissimo, dedicato ad un sequel:un’altra petizione presentata a Pechino da un personaggio che ha appreso la lezione e che riesce ad avere soddisfazione facendosi arrestare e riaccompagnare al luogo d’origine, dove aveva fretta di rientrare (e non trovava più biglietto del treno essendo il Capodanno lunare).

Il titolo cinese è Non sono Pan Jinlian, l’eroina del Jin Ping Mei simbolo di donna dai molteplici amori, e l’autore, come Mo Yan, si è formato tra gli scrittori dell’Esercito. Il suo romanzo 1942, su una carestia al tempo del Guomindang, è stato tradotto in film. Gli è stato attribuito il prestigioso premio Mao Dun.

Stile vivace e punteggiato di dialoghi. Garbata e fluida la traduzione delle sperimentate Gottardo e Morzenti.

 

(Silvia Calamandrei)

 

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