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Il libro della settimana…dall’8 al 12 gennaio 2013: “E fu subito regime”, di Emilio Gentile

Riprendiamo la nostra rubrica di recensioni “Il libro della settimana”, augurandoci di poterla presentare con maggiore puntualità del passato….. (propositi del nuovo anno)

Emilio Gentile

E fu subito regime

Roma-Bari, Laterza,  2012

 

Con una narrazione agile ma nutrita di documentazione e riferimenti, lo storico del totalitarismo fascista ricostruisce l’avvento del fascismo in presa diretta: un colpo di stato di successo favorito dalla diffusa sottovalutazione della pericolosità del fascismo, dal sostegno delle classi dominanti e dalla complicità della monarchia.

Senza la maestria letteraria con cui Cercas ha ricostruito il colpo di stato mancato del colonnello Tejero nella Spagna degli anni Ottanta, Gentile riesce comunque a farci rivivere in diretta le opzioni e le incertezze dei protagonisti e degli antagonisti, attingendo a documenti di archivio (ricchissimi quelli delle prefetture) e alla stampa dell’epoca. Tra i più lungimiranti nel valutare la minaccia della dittatura fascista emerge Luigi Salvatorelli, all’epoca editorialista de “La Stampa”.

Una scoperta per noi che custodiamo le carte di Piero Calamandrei è l’origine prima della frase che paragona la libertà all’aria, resa famosa dal discorso ai giovani sulla Costituzione: è Gaetano Salvemini ad utilizzare per primo la metafora, in una intervista del 1923 sul fascismo nella quale evoca Mussolini come maestro in negativo

“perché rieduca il nostro paese al bisogno delle libertà politiche, privandolo non solamente a fatti, ma quel che è più educativo, a parole di quelle libertà: le quali sono come l’aria: se ne sente la necessità solamente quando comincia ad essere negata o misurata”.

C’è da interrogarsi  su quanto abbiamo pesato le lezioni in negativo che il popolo italiano ha subito ripetutamente, potendo contare solo raramente su maestri positivi di riferimento.

(Silvia Calamandrei)

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