Il libro della settimana…dal 5 al 10 luglio 2010: “Assoluzione di un amore”di Jean Coti
Jean Coti
Assoluzione di un amore
Ancona, Affinità Elettive, 2010
Un manoscritto a quattro mani della fine del 1977, un esercizio di scrittura condotto in una vacanza invernale in Calabria; un amico, Gian Franco Berti, che a suo tempo doveva editarlo e non lo ha fatto , lo ritrova e si dà da fare per riscattare questo pezzetto di memoria, con una piccola casa editrice marchigiana.
Un frammento degli anni di piombo, fotografato prima del precipitare della primavera del 1978. Aiuta a capire? O forse solo a gettare un fascio di luce su quegli anni torbidi? Sulle passioni e gli equivoci? La confusione dei ruoli? Il passaggio da un campo all’altro nel giro di pochi anni o pochi mesi?
La protagonista “io narrante”, Angelica, è una ex ragazza-del-ciclostile che nella parabola dal ’68 al ’77 si trasforma in terrorista (della galassia spontaneista, non della macchina BR). E’ piena di dubbi ed interrogativi, dopo aver sparato ad un dirigente confindustriale, e cerca di capire chi fosse la sua vittima, scelta come simbolo. Ne scopre una sorprendente identità, nel dialogo con la vedova. Altro interlocutore il giudice, che è un ex compagno del movimento e grande amore del sessantotto. Non mancano i colpi di scena.
La freschezza dell’istantanea ci risparmia le rielaborazioni a posteriori, e tante se ne sono lette, soprattutto da parte dei protagonisti più o meno pentiti. Ci sono elementi di verità nei dialoghi e soprattutto un salutare elogio del dubbio a giustificare questo repéchage a più di trent’anni di distanza.
(Silvia Calamandrei)