-------- Il libro della settimana…dal 20 al 25 marzo 2012: “Dove finisce Roma” di Paola Soriga – Biblioteca Montepulciano Calamandrei
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Il libro della settimana…dal 20 al 25 marzo 2012: “Dove finisce Roma” di Paola Soriga

Paola Soriga

Dove finisce Roma

Torino, Einaudi, 2012

 

Microstoria

Si può riraccontare La Storia? Di nuovo una Ida protagonista, come nel romanzo fiume della Morante, che tanti dibattiti suscitò negli anni Settanta per la sua narrazione nazionalpopolare, dal basso, delle vicende della guerra e della Resistenza.

Ma qui Ida è piuttosto una controfigura di Useppe, l’età dell’innocenza, e siamo nella microstoria, negli ultimi giorni di Roma città aperta visti dallo sguardo di una ragazzina sarda. E dunque c’è anche l’impasto dei dialetti, tra il sardo e il romanesco degli abitanti di Centocelle, dove Ida è immigrata a casa della sorella. Nei suoi contatti con i quartieri del centro Ida incrocia una sarda coetanea  a servizio nella ricca famiglia ebrea della compagna di scuola Micol (e questo consente un accenno alla deportazione degli ebrei romani) e ragazze della buona borghesia che si sono unite alla resistenza, amiche di Giaime, che pure lei aveva conosciuto nei primi anni Quaranta, in un incontro fortuito tra famiglie sarde al caffè Giolitti consumando gelati (e questo consente un accenno alla morte di Giame Pintor).

Le cave in cui si rifugia Ida, che ha aderito spontaneamente alla resistenza e si è fatta staffetta partigiana, sono come quelle dell’Ardeatina, e di qui l’accenno a via Rasella e alla rappresaglia. E poi c’è il cognato che muore nel bombardamento di San Lorenzo, e le incursioni dei tedeschi e dei fascisti al Quadraro.

Insomma i topos della resistenza romana per accenni, come ingredienti di una microstoria adolescenziale, in cui si passa continuamente dalla prima alla terza persona. Efficaci i ritratti di donne e ragazzine, e quindi anche una narrazione al femminile: ma se si legge L’amica geniale della Ferrante, che incisività nel descrivere un’amicizia al femminile, e che personaggi!

Molto ben lanciato e recensito, con entusiasmi di scrittrici e giornaliste autorevoli, il romanzo d’esordio della Soriga, che è pure politically correct,  è pronto a scalare le classifiche.

(Silvia Calamandrei)

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