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Convegno su Roberto De Nobili; missionario in India tra il ‘500 e il ‘600

A Montepulciano, sabato 20 ottobre, un convegno su un personaggio poco noto. Un esempio di dialogo tra le culture e le religioni che rende attuale il suo pensiero.

Sabato 20 ottobre il Palazzo del Capitano di Montepulciano ospiterà un convegno su un personaggio tanto poco conosciuto in patria quanto popolare in una terra che ancora oggi ancora ci appare lontana e misteriosa come l’India.

Si tratta del gesuita Roberto De Nobili, nato a Montepulciano nel 1577 e morto a Meliapuur nel 1656 dopo oltre 50 anni di attività missionaria.

Arrivato in India nel 1605, De Nobili divenne un appassionato studioso delle tradizioni e della cultura di questo antico paese; fu il primo europeo ad imparare perfettamente il sanscrito e il tamil, arrivando ad esprimersi correttamente e a scrivere molte opere in queste lingue, e prese a vivere secondo lo stile brahmanico.

De Nobili comprese presto che i sistemi usati fino ad allora nell’opera di evangelizzazione erano sbagliati. Per convertire la gente di cultura e religione induista bisognava infatti entrare nel loro modo di vivere e di pensare.

Il metodo enunciato dal missionario poliziano fu condiviso anche dal Vaticano tanto che nel 1659 la chiesa cattolica lo adottò come politica ufficiale dei missionari, invitandoli a rispettare gli usi e i costumi delle popolazioni locali. Comportandosi così De Nobili era riuscito a guadagnarsi la stima e la fiducia di diversi ceti delle popolazioni locali.

Secondo fonti meno accertate, pare che alla fine si fosse talmente identificato col suo ruolo di "indocattolico" da nutrirsi, per esempio, solo di erbe, dopo aver abbandonato anche il riso, alla ricerca di un ascetismo spinto. L’aspetto "moderno" del personaggio sta nel tentativo di capire i fondamenti della religione indiana così da realizzare un interessante e importante esempio di dialogo fra le culture e le religioni e di inculturazione del messaggio cristiano.

Mentre in Italia appare completamente dimenticata, in India la figura di Roberto De Nobili è ancora oggi molto conosciuta anche a livello popolare, tra gli indù – cristiani, e pare che sia stata recentemente rivalutata a causa delle tensioni tra fondamentalisti indù e minoranze cristiane.

Il convegno è organizzato dal Comune di Montepulciano, dall’Istituzione Biblioteca "Piero Calamandrei", dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dalla Società Storica di Montepulciano e dall’Università per Stranieri di Siena, enti che già in passato hanno collaborato per le iniziative su Papa Marcello II Cervini.

L’iniziativa, affiancata da una mostra di opere su e del De Nobili, si propone di approfondire gli studi e le conoscenze su questo importante personaggio poliziano e di farlo conoscere nella sua città natale.

Il convegno (che avrà inizio alle 9.30 nella Sala al Primo Piano e proseguirà, dopo una breve pausa, dalle 15.00), è curato scientificamente dal prof. Matteo Sanfilippo, dell’Università della Tuscia e si sviluppa attraverso quattro tematiche, affrontate da noti studiosi: l’ambiente di partenza, il contesto, l’azione e l’eredità. Nel 2008 saranno pubblicati gli atti del convegno stesso.

Saranno presentati entro dicembre 2008 gli atti del convegno 2007 sul missionario gesuita Roberto De Nobili.

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