Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

Caratteri: uno sguardo alla nuova narrarativa cinese

CARATTERI Con due redattrici italiane, Patrizia Liberati e Silvia Pozzi ed un redattore cinese, esce in versione italiana una rivista di racconti e poesie contemporanee cinesi, dal titolo Caratteri, un numero unico annuale, formato A4, elegantemente impaginata ed illustrata, edita dalle Edizioni in lingue estere di Pechino. Un esperimento simile esiste già per la lingua inglese, ma si è valutato che l’interesse per la letteratura cinese in Italia meritasse lo sforzo di traduzione. I traduttori italiani sono tutti sperimentati ed assicurano una resa di eccellenza ad una panoramica variegata di autori contemporanei popolari presso il pubblico cinese. Alla fine di ogni brano antologico l’autore si presenta al pubblico spiegando perché scrive, e la sua dichiarazione di intenti integra la breve scheda bio e bibliografica anteposta al brano.

Funzionerà?

Ci auguriamo che vengano risolti i problemi di distribuzione per rendere la rivista più facilmente reperibile. In biblioteca siamo riusciti ad ottenerne una copia e vogliamo già segnalarvi due racconti che ci hanno colpito particolarmente. Il primo si intitola Gli orologi di Matteo Ricci, scritto da Li Jingze, e ci offre il punto di vista cinese sul grande gesuita, risultando leggermente spiazzante rispetto all’immagine consolidata in Occidente e sottolineando i problemi di comunicazione tra le due culture. Il secondo è un racconto di fantascienza di Liu Cixin, autore di una trilogia molto popolare. Si intitola Il sole cinese e l’eroe protagonista è un contadino immigrato in città, uno dei tanti nongmin che popolano le metropoli in crescita: di mestiere fa il lavavetri sui grattacieli, lavoro ad alto rischio ma ben remunerato, e viene reclutato assieme alla sua squadra per pulire la superficie del sole artificiale, un enorme specchio impiantato nello spazio per modificare le zone climatiche. I laureati e i postdoc inizialmente prescelti si rivelano inadatti al compito, non avendo il coraggio e la tenacia dei contadini pulitori di vetri che diventano poi famosi come i “contadini dello specchio”. Anche nella proiezione sul futuro l’anima contadina cinese continua a farsi valere. Questi due racconti affrontano la dimensione del passato e del futuro, ma ce ne sono tanti altri dedicati al quotidiano della Cina d’oggi, che scopriamo anch’essa alle prese con le manie salutiste e dietetiche (Piccioni d’acciaio di Lu Min) o con la solitudine delle metropoli. Particolarmente sottile e sfumato il racconto del viaggio in treno della scrittrice matura, catturata dal vigore di un giovane giocatore di palla a mano (Nel mondo dell’inesperienza di Shen Keyi). L’ampia scelta costituisce uno stimolo anche per la nostra editoria, presentando autori che meritano di essere meglio conosciuti.

(Silvia Calamandrei)

« Torna indietro