“Giudici” in anteprima nazionale presso il Caffè Poliziano il 15 ottobre, a cura di Olivia La Pegna
“Aperitivo con Autore”, organizzato da Olivia La Pegna, e il Caffè Poliziano di Montepulciano, presentano sabato 15 ottobre, alle 18.30, presso lo storico Caffè, in
ANTEPRIMA NAZIONALE
il romanzo
“Giudici”
di Camilleri – Lucarelli – De Cataldo
con GIANCARLO DE CATALDO
(pubblicazione: Torino, Einaudi, 2011)
(http://aperitivoconautore.net/schede-prevDeCataldo.htm)
Grazie alla Casa Editrice Einaudi, che gentilmente ha inviato il testo alla Presidente Silvia Calamandrei, siamo in grado di offrire una sua recensione “primizia”:
Un divertimento a tre mani dei più popolari autori di gialli o noir italiani, dedicato ai giudici, nel mirino delle polemiche politiche.
Una formula estiva, di facile lettura, anche in questa lunga estate che si prolunga: tre racconti con magistrati protagonisti, alla ricerca della verità e minacciati da pressioni dell’ambiente circostante.
In punta di penna, con la sua consueta leggerezza, Camilleri ci ritrae un giudice piemontese nella Sicilia appena riunificata all’Italia, nel difficile e gattopardesco passaggio dall’amministrazione della giustizia borbonica a quella “sabauda”: in tre anni, il giudice Surra riesce a trasformare il tribunale locale in un “modello di efficienza, di correttezza, d’imparzialità”, quale sarà sempre rimpianti negli anni a venire.
Una giudice “bambina” è la protagonista del racconto di Lucarelli, ambientato alla vigilia della strage della stazione di Bologna: la tenacia della giudice, in lotta contro i servizi deviati, riesce a smascherare un caso di fondi neri. Senza illusioni, convinta tuttavia che “ogni volta che gli mettiamo i bastoni tra le ruote”, “prima o poi la macchina si ferma”.
Un sapore più amaro lascia il racconto di De Cataldo, tra la realtà dell’oggi e i sogni di un procuratore che cerca di incastrare il sindaco faccendiere, ex compagno di scuola, maestro fin da ragazzino dell’arte della truffa e della manipolazione.
Tre anti-eroi che perseguono l’imparzialità della giustizia in un paese che sembra lasciarli soli.
(Silvia Calamandrei)