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Felice esito della cerimonia inaugurale dei festeggiamenti

Aperte a Montepulciano le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia

AMATO AI GIOVANI: “L’ITALIA È VOSTRA, SIATE TENACI”

Il presidente del comitato nazionale applaudito da un teatro Poliziano gremito e festoso
Il Quirinale invia un messaggio di apprezzamento per l’iniziativa

Il Prefetto Pantalone interviene richiamando i valori della legalità

 

“I miei rallegramenti per un’iniziativa così gioiosa e ben architettata”. Giuliano Amato sintetizza con questo commento l’inaugurazione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Il 29 gennaio, a Montepulciano, il Teatro Poliziano era gremito di studenti, cittadini e istituzioni, per un incontro pubblico che voleva riflettere sul nostro paese, privilegiando l’idea dei festeggiamenti a quella della commemorazione. Le esibizioni musicali, l’irruzione teatrale dei giovani attori in costume risorgimentale e una coriandolata tricolore decisamente suggestiva hanno animato una mattinata impostata sul confronto autentico piuttosto che sul protocollo del cerimoniale.

Anche il presidente della Repubblica ha voluto congratularsi con gli organizzatori poliziani: dal Quirinale è infatti arrivato un messaggio di soddisfazione letto integralmente dal Sindaco Andrea Rossi. E per l’occasione ha espresso la propria vicinanza anche Carlo Azeglio Ciampi, rinnovando il suo legame con Montepulciano: la Biblioteca Piero Calamandrei ha infatti ricevuto un’ulteriore donazione dei libri di arte provenienti proprio dalla collezione privata del presidente emerito.

E a partire dall’ultimo libro di Ciampi, dal titolo eloquente “Non è il paese che sognavo”, Giuliano Amato ha articolato un riflessione appassionata che ha ripercorso la gli avvenimenti storici, per poi aprire ad una speranza per un futuro affidata alla nuove generazioni. Con un’analisi rigorosa che non ha rinunciato all’ironia, Amato ha approfondito il contesto sociale e politico preunitario, per poi soffermarasi sul parallelismo tra Risorgimento e Resistenza, i due momenti più alti del civismo italico resi possibili dal protagonismo dei giovani: “Mameli aveva 19 anni, quando ha composto l’inno nazionale, i garibaldini, i fratelli Bandiera, Pisacane erano tutti giovanissimi quando hanno costruito l’Italia unita e altrettanto giovani erano i partigiani che contribuirono alla Liberazione: ora –  ecco l’incoraggimento dell’ex premier – i nostri giorni richiedono un impegno di voi giovani, degli studenti che sanno dialogare con le istituzioni per costruire la fiducia nell’avvenire: abbiate tenacia”.

La discussione con gli studenti di tutti gli istituti poliziani si è articolata dal senso di patria al federalismo, fino a toccare i temi della legalità su cui è intervenuto il Prefetto di Siena Maria Gerarda Pantalone, particolarmente sensibile alla celebrazione del giubileo unitario. Ecco quindi che il senso civico di Montepulciano ha garantito un contributo del tutto originale ai festeggiamenti in corso nel nostro paese, evitando la retorica e scommettendo sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

  (Alessio Biancucci)

 

 L’introduzione musicale è stata eseguita a cura dell’Istituto Comunale di Musica – Fondazione cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano: Masayo Okada (soprano) e Luciano Garosi (pianoforte). Sono stati eseguiti i seguenti pezzi:

 

  • – Marcia “Vittoria”, di Osvaldo Ottaviani (Firenze, Lapini, 1894) scritta per l’inaugurazione del primo acquedotto di Montepulciano (da una pubblicazione presente presso la Biblioteca e Archivio Comunale “P. Calamandrei” di Montepulciano).

 

  • – “L’esule” di Giuseppe Verdi , per voce e pianoforte (1839). Testo di Temistocle Solera (1815-1878).

 

  • – “Canto degli Italiani” di Goffredo Mameli (1847), Inno ufficiale della Repubblica Italiana.

 

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