Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

Fantascienza e fantapolitica come intreccio “armonioso”: “The three body problem” di Liu Cixin

Liu Cixin, The three-body problem, Head of Zeus, UK 2015.

(originale cinese Santi, Chongqing 2008)

 

Fantascienza e polizieschi non sono generi tradizionali cinesi e solo negli ultimi decenni si sono andati sviluppando con notevole successo, dopo che tante opere occidentali erano state tradotte  ed avevano creato un pubblico appassionato.

 Uno scrittore di fantascienza, Liu Cixin è divenuto talmente popolare con la sua trilogia sui Tre corpi da spingere l’editoria cinese a farne un bestseller internazionale, promuovendone la traduzione in inglese: l’opera ha conquistato addirittura il premio Hugo come miglior romanzo fantascientifico del 2015.

Il film basato sull’opera uscirà nell’estate del 2016.

Lo abbiamo acquistato per il nostro Angolo cinese ed è a disposizione dei lettori.

Attenzione però: la fruizione non è semplicissima, e non solo per i complessi problemi di fisica che vengono affrontati, come il problema dei tre corpi, le nanotecnologie, le dimensioni plurime nello spazio e nel tempo, la scissione dei protoni.

L’autore è un ingegnere informatico, esperto di programmazione e di circuiti elettrici, appassionato di fantascienza fin da ragazzino. Ma la narrazione si colloca anche in una dimensione cinese, con un contesto storico specifico: la Cina che recupera capacità di ricerca scientifica dopo che questa era stata azzerata dalla Rivoluzione culturale, perseguitando i migliori scienziati e congelando il progresso tecnicoscientifico. C’è una spinta a ricercare un interlocutore extraterrestre purché sia perché la storia della terra è troppo deludente, ed il pianeta rischia l’estinzione.

Inoltre, inscenando un videogame nel quale si procede per tappe alla scoperta di mondi e civiltà sconosciute  che aiuta i vari protagonisti ad acquisire conoscenze nella prospettiva di una possibile invasione extraterrestre con attacco alla Terra, entrano in gioco una serie di personaggi mitologici e storici cinesi, che si mescolano con i nostri filosofi, scienziati ed artisti, da Galilei a Newton a Leonardo da Vinci.

Insomma tanto di cappello ai lettori cinesi per aver fatto di questo romanzo complesso e sofisticato un bestseller. Ci piace citare l’auspicio di Liu Cixin nel presentare l’edizione inglese (2012):

“La fantascienza dovrebbe essere il genere letterario più accessibile ai lettori di differenti nazioni. Spesso descrive un mondo ed un’epoca in cui l’umanità è divenuta un insieme armonioso e mi auguro che ci si arrivi senza bisogno di aspettare l’arrivo degli extraterrestri”.

(Silvia Calamandrei)

 

 

« Torna indietro