C’è storia e Storia: “E allora le foibe?” di Eric Gobetti
Eric Gobetti
E allora le foibe?
Roma-Bari, Laterza, 2020
Il librino fa parte della serie Fact Checking che l’editore Laterza ha concepito per rispondere ad una serie di luoghi comuni diffusi nelle chiacchiere una volta da bar ed ora sui social media, per spingere ad una migliore comprensione storica di nodi significativi.
Un richiamo alla documentazione, al rigore dell’indagine, al rispetto delle fonti, che anima giovani storici impegnati ad intervenire contro un uso distorto della memoria. Insomma, un invito a conoscere, a capire che cosa è successo realmente.
La serie è curata da Carlo Greppi, che l’ha inaugurata con il suo L’antifascismo non serve più a niente. Il prossimo titolo in arrivo, di Chiara Colombini, è Anche i partigiani però.
Uno sforzo per rendere la storia accessibile al grande pubblico, e soprattutto ai giovani, e per rispondere agli interrogativi che si pongono.
Questa di Gobetti è una ricostruzione puntuale dell’esodo italiano dall’Istria e la Dalmazia, dei suoi precedenti e della memoria che se n’è costruita, fino all’istituzione del Giorno del Ricordo, tuttora afflitto da memorie contrapposte. Un milione di vittime? Centinaia di migliaia? L’autore invita a ridimensionare le esagerazioni mediatiche anche autorevoli (Gasparri e Mieli) e ad inserire le cifre nell’ambito della micidiale resa dei conti alla fine della seconda guerra mondiale, registratasi in tutta Europa. Il tutto da inquadrare nella complessità delle vicende del confine orientale, in tutto il Novecento percorso da nazionalismi e irredentismi nella compresenza di nazionalità e lingue diverse, nonché segnato dalle tragedie della seconda guerra mondiale combattuta su fronti opposti e da bande partigiane italiane e slovene.
L’autore si augura una rilettura che faccia i conti col nostro passato, per stabilire rapporti di convivenza più sereni con i nostri vicini e commemorare tutte le vittime di quell’epoca drammatica.
Una notazione che vogliamo fare a proposito di queste giornate commemorative annuali: abbiamo constatato che stavolta libri presi in prestito o acquistati in libreria su Shoà e Foibe si sono ridotti rispetto agli anni passati. La pandemia non aiuta a misurarsi su temi dolorosi, nonostante non siano mancate le iniziative rivolte alle scuole e alla cittadinanza. C’è anche però un rischio di logoramento celebrativo, da cui guardarsi.
(Silvia Calamandrei)