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Venerdi 27 gennaio 2012: è il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria, una tradizione ormai consolidata, non cessa di proporci inquietanti interrogativi: come è possibile che una comunità civile consenta tragedie simili? Quanto in realtà,  come singoli e come gruppi sociali, siamo liberi da preconcetti e pregiudizi verso “l’altro”? In che misura siamo disposti ad assumerci la responsabilità dei nostri atti, o piuttosto preferiamo nasconderci dietro un comodo “me l’hanno ordinato”? E quanto ancora oggi, in tutte le parti del mondo, avvengono ancora drammi simili, anche dove il ricordo della “Shoah” dovrebbe spingere a comportamenti diversi?

 

Per approfondire la conoscenza del retroterra storico della “Shoah” e di altri simili tragedie, da tempo l’Istituzione sta creando una sezione libraria dedicata non solo alla storia del popolo ebraico, ma a tutta la complessa problematica del “diverso” e del suo rifiuto.

 

In quest’ottica, per il Giorno della Memoria, in una dimensione europea,  una riproposta:

 

il libro di Tivador Soros, Maskerado, tradotto dall’esperanto in italiano, recentemente presentato a Montepulciano con un messaggio del figlio dell’autore George Soros, per non dimenticare il nazismo e la persecuzione degli ebrei in Ungheria, contro ogni negazionismo odierno e la rinascita di formazioni paranaziste in Europa;

 

e la segnalazione di un nuovo arrivo in biblioteca:

 

La strada di Levi, da Auschwitz al postcomunismo, Viaggio alla scoperta di un’Europa sconosciuta, Chiarelettere 2010,  un libro e un DVD sul viaggio cinematografico di Marco Belpoliti e Davide Ferrario che raccoglie le voci dello scrittore torinese e del suo amico e scrittore Mario Rigoni Stern.

“Testimoniare era per Primo Levi un dovere morale per quanto doloroso. Un’esigenza che nel 1963 lo spinse a scrivere LA TREGUA, racconto del lungo viaggio che lo riportò a casa dopo l’esperienza tragica del Lager e nel 1982 lo spinse ad affrontare il ritorno ad Auschwitz”.

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