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L’ISTITUZIONE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA, 27 GENNAIO 2013

L’ISTITUZIONE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

27 GENNAIO 2013

“Ho cambiato idea e non parlo più di “male radicale”. […] Quel che ora penso veramente è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso “sfida” […] il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e, nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”. Solo il bene è profondo e può essere radicale.”


(Hannah Arendt, Lettera a Scholem, 1963)

 

         Abbiamo sempre celebrato questa importante ricorrenza con iniziative dedicate alla conoscenza della storia degli Ebrei della Diaspora, con particolare riferimento alla Toscana e a Montepulciano. Quest’anno, dopo uno scambio di idee, abbiamo ritenuto opportuno allargare l’attenzione sul fenomeno, diciamo così, di “eliminazione dell’avversario”. Vogliamo usare quest’eufemismo (al posto di “sterminio”) non per rimuovere emotivamente l’impatto di quel che significa, ma per sottolineare invece l’impersonalità burocratica e la fredda e indifferente determinazione con cui, nel corso dei secoli, si è spesso ricorsi a questa pratica. Impersonalità e freddezza che hanno anestetizzato le coscienze, forse non solo dei persecutori, ma alla fine delle stesse vittime; senz’altro quelle dell’opinione pubblica. Interessanti a questo proposito le riflessioni indotte dalla lettura de “La banalità del male” di Hannah Arendt, che, al di là della condivisione o meno del pensiero dell’Autrice, ci costringono a non ritenerci mai al sicuro da quelli che, spesso col senno di poi, chiamiano “orrori”.

        Abbiamo quindi deciso di dar vita a una sezione libraria dedicata al fenomeno, che offrirà ai nostri visitatori il maggior numero possibile di testi sull’argomento, non limitandosi alle vicende del popolo ebraico ma estendendolo fin dove si possono trovare documenti.

        Le schede dei libri della sezione saranno visibili, oltre che attraverso la normale ricerca sul Catalogo, anche nella pagina “Cataloghi speciali”: la sezione si chiama “Soluzioni finali”.

(Duccio Pasqui)

 

Legge 20 luglio 2000, n. 211
Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
 
Art. 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2
1. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e’ accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai piu’ accadere.
 

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