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Il libro della settimana….dal 19 al 24 gennaio 2009

Federigo Tozzi

Giovani e altre novelle. A cura di Romano Luperini.

Milano, B.U.R., 1994

“Con quelli di Verga e di Pirandello, i racconti di Federigo Tozzi [1883-1920] sono fra i massimi capolavori della novellistica dopo l’Unità d’Italia. Tozzi non è solo un romanzier, ma anche, e forse soprattutto, un grande novelliere. I suoi racconti sono da collocarsi a fianco di quelli di Kafka, di Pirandello, di Joyce per ragioni non solo cronologiche, ma artistiche: anche Tozzi va inserito infatti nel clima dell’espressionismo europeo a cui dà un contributo non inferiore a quello degli autori ora citati.”

(dalla 4° di copertina)

 

La proposta di quest’opera non è casuale: la pittura che Tozzi dà di quest’Italia “minore”, senza tempo,  rende perfettamente l’idea dell’altra faccia del Risorgimento (l’Unità era cosa recente), quella del popolo, che si vide passare i Grandi Avvenimenti sulla testa forse senza comprenderli, certo senza interessarsene granchè. Le viuzze, le casucce, la sonnolenta vita quotidiana di una cittadina di provincia come Siena, indifferente in fondo anche al suo grande passato, sono il perfetto sfondo di questa umanità di buon senso, ma che prende ispirazioni per le sue scelte dalle tradizioni familiari e ambientali più che dalle ideologie o, ancor meno, dalla religione ufficialmente professata. Una lettura di quest’opera, di altissimo livello artistico, può spingere più di tanti saggi e trattati alla riflessione sull’Italia di ieri, incubatrice di quella di oggi.

Duccio Pasqui.

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