Dino Giannotti
Un medico oltre il fronte. Diario a cura
di Ubaldo Morozzi
Firenze, Polistampa, 2018
Con una spigliata
introduzione di Franco Cardini, che non manca di ricordare le sue simpatie per
gli austro-ungarici ma ha preso anche il diarista in simpatia, le edizioni
Polistampa pubblicano il diario di un ufficiale medico poliziano prigioniero
degli austriaci, curato da Ubaldo Morozzi.
Ripescato un una cassetta
militare quando l'autore è arrivato ala sessantina, il diario è stato scritto
probabilmente alla fine della prigionia e poi dattilografato. Lo stesso Cardini
si interroga sull'autenticità del testo, letterariamente elaborato e costruito,
e ipotizza che l'autore si sia basato su note ed appunti per poi costruire una
sorta di "itinerario dell'anima", nell'ultimo anno di guerra.
Se paragonato ad altri
testi coevi recuperati tra Montepulciano ed il suo territorio, come il diario
di prigionia del fante Cavallaro o la testimonianza di Osvaldo della
Giovampaola, ferito in combattimento, il testo non ha quella drammaticità
frutto dell'immediatezza, ma appare una costruzione frutto di riflessione nell'immediato
dopoguerra.
E' significativo comunque
che nel microcosmo di Montepulciano si riescano a raccogliere in questo
centenario tante nuove memorie, che vanno ad aggiungersi ai diari di Lucangelo
Bracci Testasecca, agli epistolari tra Lucangelo Bracci e Margherita Papafava,
all'epistolario e alle foto di guerra di Piero Calamandrei.
Il convegno del 25 e 26
maggio £Dalla Guerra alla Pace", organizzato a Montepulciano dall'Università degli studi di Firenze e dal Comune di Montepulciano-Biblioteca Archivio "Piero Calamandrei" consentirà un primo approfondimento, che dovrà ovviamente proseguire.
(Silvia Calamandrei)